Respinto il ricorso del Comitato civico contro l’installazione di un’antenna di telefonia mobile presso la torre dell’orologio nel centro abitato di Castropignano. Lo ha stabilito la prima sezione del Tribunale amministrativo regionale che ha respinto il ricorso presentato del Comitato contro il Comune di Castropignano, l’Arpa Molise e la società Huawei Technologies Italia Srl, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Sartorio.
L’istanza chiedeva ai giudici di San Giovanni l’annullamento previa la sospensiva cautelare dell’autorizzazione dello Sportello unico per l’edilizia del Comune di Castropignano rilasciata alla società Huawei, l’istallazione e l’attivazione dell’impianto stazione radio base per telefonia cellulare.
Il collegio giudicante presieduto da Orazio Ciliberti ha stabilito invece lche tutti gli atti sono legittimi.
Nella sentenza il Tribunale amministrativo scrive che «gli impianti di telefonia, lungi dal costituire opere che utilizzano cubature, sono impianti tecnologici privi di volumi, sicché non incidono né hanno impatti rilevanti sul suolo e sull’ambiente, anzi sono considerate infrastrutture, cioè opere di urbanizzazione primaria a servizio del territorio».
L’intervento inoltre «è stato ritenuto compatibile con i vincoli paesaggistici gravanti sull’area» anche perché rientra tra quelli «non significativamente incidenti su zone ambientali protette SIC e ZPS, in ragione del fatto che non comporta né aumento di superfici, né alterazione o modifica della destinazione d’uso dell’area circostante».

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