La comunicazione è arrivata direttamente dalla struttura e non dall’Asrem. Fatto gravissimo soprattutto se ad essere coinvolte sono le categorie più fragili. Il cluster scoppiato all’interno del centro disabili di Baranello attualmente conta 14 positivi, nello specifico una operatrice e 13 ospiti, per altro sottoposti alla prima dose di vaccino due settimane fa. «Per fortuna stanno tutti bene – esordisce il sindaco Marco Maio – sono asintomatici e vengono assistiti nel migliore dei modi nella struttura». Il primo cittadino è corso ai ripari non appena ricevuta la notizia delle prime positività direttamente dal responsabile del centro “Domus Mariae”, attivando il protocollo di emergenza che prevede il divieto di entrata e uscita dalla struttura. Resta rabbia e amarezza – e forse ormai anche rassegnazione – per il solco profondo che si è creato tra l’Asrem e gli enti territoriali. Una mancanza di comunicazione denunciata da più parti e a tutti i livelli, dai piccoli comuni fino ai centri più popoloso come Campobasso. Diversi sindaci – in primis Roberto Gravina – hanno segnalato gravi carenze da parte dell’Asrem che nei bollettini inviati quotidianamente ai Comuni riporta tra i positivi persone già negativizzate e persino decedute. Ed è successo anche a Baranello: «Sono venuto a conoscenza dei casi – ha spiegato il sindaco Maio – grazie alla buona volontà dei proprietari della struttura. Sul bollettino dell’azienda sanitaria o nelle mail indirizzate al Comune dei positivi del centro disabili nessuna traccia. È evidente che esiste una pericolosa carenza nel sistema di comunicazione che in un momento di emergenza come questo è inaccettabile. Ormai è anche inutile sollevare polemiche, la situazione è sotto gli occhi di tutti. Certo – conclude Maio – noi sindaci, che siamo gli avamposti di questa guerra contro il virus siamo subissati, di problemi che potrebbero essere facilmente risolti con una maggiore organizzazione».
Ad ogni modo a Baranello il contagio, assicura il sindaco, è sotto controllo: «In paese ci sono pochi casi e tutti in via di guarigione, questo però non vuol dire che bisogna abbassare la guardia ed invito tutti alla massima prudenza e al rispetto delle regole».

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