Rispedisce al mittente e va addirittura oltre parlando di gaffe. Il sindaco Roberto Gravina difende l’avviso sulla progettazione della Montini di via Scarano ed esclude categoricamente che ci sia stato un errore, smontando le accuse mosse dal gruppo dem. Secondo Trivisonno, Salvatore, Battista e Chierchia infatti il codice presente nel bando penalizzerebbe la gran parte delle imprese, limitando di fatto la platea dei partecipanti. «Nessun errore, né piccolo e né madornale e chi lo ha dichiarato forse ha semplicemente letto male quanto è espressamente scritto già nello studio di fattibilità dei lavori previsti per il Polo Montini»
Queste le parole rilasciate dal Gravina, per chiarire come non vi sia stato nessun errore di codice nel bando riguardante l’affidamento dei servizi di progettazione definitiva ed esecutiva per il Polo Scolastico Montini, pubblicato lo scorso 5 maggio dal Comune di Campobasso.
«Come dovrebbe sapere chi ha amministrato la città negli anni passati, lo studio di fattibilità per i lavori da compiere per la nuova Scuola Montini, indica chiaramente che gli spazi minimi da prevedere sono per 24 classi e per ben 9 laboratori di base e specializzati oltre a un auditorium, una palestra e altro, quindi, il codice indicato come E09 è esattamente quello che andava richiesto ed inserito. A tal proposito – ha aggiunto Gravina – mi preme sottolineare come da parte della nostra amministrazione c’è e c’è sempre stata stima e doveroso rispetto per tutti gli ordini professionali e per i loro rappresentanti ed associati e mai ci saremmo permessi di stravolgere leggi o andare contro qualcuno. Attaccare poi l’amministrazione su una procedura tecnica, imputando alla parte politica un eventuale errore in merito come il frutto di chissà quali intenzioni, rivela, da parte di chi l’ha fatto, una visione davvero inutilmente strumentale di questa come di altre vicende.
Per cui, – ha sottolineato il sindaco – chi si è affrettato a parlare di errori da parte dell’amministrazione nella pubblicazione del bando ha compiuto, più o meno inavvertitamente, egli stesso per primo l’errore di diffondere una notizia non vera come quella che parlava solo della costruzione di 24 aule senza, invece, tener conto anche dei 9 laboratori che si dovranno realizzare.
Una notizia che adesso si trova smentita non dal sindaco o dallo stesso dirigente della struttura con il quale ho avuto modo di valutare l’intera vicenda, ma da carte che, ripeto, sembra davvero strano non siano state lette e verificate con maggiore accuratezza da chi ha lungamente ricoperto cariche amministrative in questa città».

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