Il 15 settembre, salvo imprevisti o colpi di scena, Campobasso avrà finalmente un nuovo gestore per il trasporto pubblico. A metà mese scadono infatti i termini per la presentazione delle offerte al bando pubblicato dal Comune a maggio scorso e, a meno di ricorsi in merito all’aggiudicazione, il servizio sarà completamente rivoluzionato. Un obiettivo fondamentale non solo per gli utenti, ma pure per autisti e sindacati – Ugl in primis – che proprio in queste settimane stanno lamentando criticità e carenze sui bus di proprietà della Seac. I lavoratori sono in attesa di un nuovo incontro in Prefettura dopo lo stato di agitazione proclamato a fine luglio. Nel nuovo bando è comunque prevista la clausola per la salvaguardia del personale, dunque gli attuali autisti dovrebbero essere reintegrati. «Era uno degli obiettivi principali dell’amministrazione – ha evidenziato l’assessore alla Mobilità, Simone Cretella – quello di emanare finalmente un bando per il rinnovo del servizio risalente al 1977 (primo affidamento) ed al 1989 (ultimo affidamento ordinario), per poi trascinarsi con continue proroghe di breve periodo dal 1998 ad oggi.
Una situazione paradossale, – ha sottolineato Cretella – mai affrontata con decisione dalle diverse amministrazioni della città, che nel tempo ha determinato, in mancanza di un affidamento a lungo termine, un progressivo calo della qualità del servizio e l’impossibilità, da parte dell’azienda affidataria del Trasporto Pubblico Urbano, di poter investire nei servizi e nell’ammodernamento generale della flotta autobus che oggi risente di gravissimi problemi di vetustà».
Il bando prevede un importo annuo a base d’asta di 2.640.410,16 euro oltre Iva, per una durata di nove anni ed un importo complessivo di 23.763.691,45 di euro oltre Iva.
Il nuovo servizio di trasporto urbano si basa sulla rimodulazione di tutta la rete del trasporto pubblico e prevede la riorganizzazione dei servizi basata sul concetto di gerarchizzazione della rete, distinguendo reti di primo, secondo e terzo livello.
La rete di primo livello sarà costituita da linee di sviluppo circolare caratterizzate da corse con frequenze costanti, maggiori nelle ore di punta, quella di secondo livello da percorsi in grado di fornire una maggiore copertura territoriale nelle fasce orarie in cui gli spostamenti sono per lo più di tipo sistematico (scuola, lavoro), mentre quella di terzo livello da quei percorsi a servizio delle aree a domanda debole e/o rurali per l’adduzione ai servizi essenziali ed ai nodi di scambio.
I principali criteri che hanno guidato la ridefinizione dei servizi riguardano la sostanziale invarianza delle vetture, dei km complessivi e della copertura territoriale, giacché le nuove linee garantiranno l’attuale copertura della rete sia nell’area centrale che nelle aree periferiche della città. Verranno invece rimodulati i percorsi in ambito urbano, prevedendo linee di estensione più contenuta rispetto allo stato attuale (sviluppo variabile tra i 3 e i 12 km) e di conseguenza una riduzione dei tempi di attesa con una cadenza a 15’ lungo le direttrici/linee portanti nelle fasce orarie di punta.
L’aggiudicazione del servizio sarà basata sia sulla offerta economica che sull’offerta tecnica. I requisiti minimi richiesti saranno la fornitura dei sistemi AVM (Automatic Vehicle Monitoring) e contapasseggeri, la manutenzione delle paline di fermata, il mantenimento di una età media dei bus pari a 10 anni, l’emissione di una carta dei servizi.
Nell’ambito dell’offerta tecnica migliorativa saranno invece previsti criteri premiali per i concorrenti che offriranno giornate gratuite promozionali, la predisposizione di apposita APP per offrire un servizio info/tracciamento corse, tempi di attesa, ubicazione fermate, acquisto e pagamento titolo di viaggio, servizi ad hoc per utenza con disabilità.
Ulteriori premialità per chi garantirà, durante il periodo di affidamento, l’impiego di bus con età media inferiore ai 10 anni e per chi confermerà l’impiego del personale attualmente in servizio oltre la durata minima della “clausola sociale”.
«È un risultato importante sul quale abbiamo cominciato a lavorare sin dall’inizio della consiliatura – ha detto in conclusione Cretella – e che giunge, nonostante i rallentamenti per gran parte dovuti all’emergenza pandemica, a seguito di un lungo e meticoloso lavoro dei funzionari della struttura del servizio mobilità ai quali va un doveroso ringraziamento per il prezioso lavoro svolto. L’auspicio è che le procedure proseguano senza ulteriori ritardi in maniera da poter assicurare in tempi ragionevoli un servizio rinnovato e finalmente competitivo, capace di offrire risposte concrete ed efficienti, ad un’utenza che nel tempo ha indubbiamente perso fiducia ed affezione nei confronti del servizio di trasporto pubblico cittadino».
Con il nuovo contratto entrerà in vigore anche un nuovo piano tariffario, così definito: 30 euro per l’abbonamento mensile valevole su tutte le linee, che scende a 16 su una sola linea. Per l’abbonamento ‘lavoratori’ su una sola linea il costo è di 10 euro, su due linee sale a 16. Per gli studenti l’abbonamento scende a 8 euro. Per un biglietto su una sola corsa si passa dagli attuali 60 centesimi ad 1 euro, mentre per il biglietto orario valevole su tutte la rete per 120 minuti dalla prima timbratura il costo 1,50 euro (con l’aumento di 30 centesimi. Infine il carnet composto da 11 biglietti di corsa semplice passa da 6 euro a 10 euro.
Palazzo san Giorgio è inoltre in attesa di altri 6 bus elettrici che saranno acquistati grazie ai fondi del Pnrr.

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