Un paio di settimane di calma apparente. Non sono bastate le rassicurazioni di Regione e Comune che dopo il vertice avuto con la Seac nella sede dell’assessorato del Lavoro avevano di fatto ridotto la percentuale dei tagli alle risorse destinate al trasporto pubblico locale (passata da meno 25% a meno 10%): gli autisti torneranno ad incrociare le braccia il prossimo 27 marzo. Ad annunciare il secondo sciopero nel giro di un mese le sigle sindacali di categoria Faisa Cisal, Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, e Ugl. Il nodo resta sempre quello dei licenziamenti. La procedura avviata inizialmente dalla Seac, la società che gestisce il servizio in città, per dieci lavoratori ha poi subito una modifica, grazie alle risorse aggiuntive che la Regione ha messo sul piatto. Dunque i lavoratori a rischio sono passati a otto. Ma i sindacati erano stati chiari sin dall’inizio e anche nel corso dei diversi tavoli di conciliazione – tutti falliti – con l’azienda: nessun dipendente dovrà perdere il lavoro. Le parti sociali hanno richiesto che il servizio sia garantito con lo stesso chilometraggio sostenuto nel corso dell’anno scorso anche per tutto il 2017, in attesa del nuovo bando per la gestione del trasporto locale su cui Palazzo San Giorgio sta lavorando. Solo in questo modo potranno essere garantiti pure i livelli occupazionali. Insomma il 10% di risorse in meno da parte della Regione deve essere ‘compensato’ – secondo i sindacati – dal Comune di Campobasso.

Intanto il 27 marzo il personale degli impianti fissi e degli uffici sciopererà per l’intera giornata, mentre gli autobus spegneranno i motori dalle ore 00.01 fino alle ore 24, con le corse garantite in due fasce orarie: dalle 5.17 alle 8.17 e dalle 13 alle 16. Insomma, si preannuncia un altro lunedì nero per il trasporto cittadino.

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