È stato presentato ieri mattina, nella sala Rosano della questura di via Tiberio, il bilancio provvisorio della Polizia di Stato sull’andamento dei reati denunciati sul territorio provinciale nel corso dell’ultimo anno.
Nello specifico, nel periodo compreso dal 1° gennaio 2019 ad oggi, il numero totale dei reati registrati da tutte le forze di polizia è stato di 5.068 mentre nel periodo che va dal 1 gennaio 2018 al 31 dicembre 2018 è stato di 5.726.
Il trend, in linea con i dati nazionali, vede i furti in calo del 20,46% (quelli in appartamento diminuiti del 25%) con un leggero aumento solo dei furti d’auto (+15,48%). In calo anche le rapine (-25%) e le violenze sessuali (-33,33%).
Cala, infine, lo spaccio di sostanze stupefacenti, uno dei reati che desta maggiore preoccupazione sul territorio, diminuito del 13,04%, mentre chiudono con il segno più le lesioni dolose e le minacce (rispettivamente +5,39% e +10.94%).
Nel 2019, la questura ha tratto in arresto 44 persone (nel 2018 sono state 33), denunciato all’Autorità giudiziaria 544 persone (332 nel 2018) e ricevuto 1.368 denunce di reato (nel 2018 in totale 1.517).
Sono state, inoltre, sottoposte a controllo da parte degli Uffici della questura di Campobasso 17.261 persone, 10.283 veicoli e 205 documenti (nel 2018, invece, 8.299 persone, 4.906 veicoli e 140 documenti).
«I dati complessivi evidenziano come, a fronte della diminuzione del numero di reati complessivamente consumati nella provincia di Campobasso, il numero delle persone arrestate e denunciate sia aumentato – ha spiegato il vertice di via Tiberio, dottore Alberto Francini -. Certo non sono le statistiche a dare il senso di sicurezza su un territorio, ciò che conta è la percezione dei cittadini.
Tuttavia i dati statistici sono abbastanza positivi e in linea con il trend nazionale. Tutti i reati gravi sono in grande flessione, mentre i reati nuovi, soprattutto quelli relativi alle violenze in famiglia, vengono portati sicuramente molto di più alla luce rispetto al passato».
Per quanto riguarda il dato relativo al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, «un’azione forte e determinante contro questa tipo di crimine, e per la quale la procura sta portando avanti una vera e propria lotta, ha prodotto il risultato di una diminuzione del numero di reati denunciati del 13%, il ché indica una maggiore efficacia dell’azione preventiva e repressiva contro il fenomeno stesso.
Per quanto riguarda la violenza domestica – ha aggiunto – sicuramente il Codice rosso è una normativa che ha accelerato gli aspetti procedurali. Inoltre, le numerose azioni di tipo culturale che si stanno portando avanti nelle scuole, nelle associazioni, nelle famiglie e sulla stampa hanno prodotto sicuramente una maggiore consapevolezza del fenomeno. Oggi – ha concluso il questore – i reati non si combattono più con l’azione repressiva delle forze dell’ordine ma con un lavoro a 360 gradi».

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