Per molti campobassani la recente notizia – ormai ampiamente confermata – della chiusura definitiva di Pulp, storico pub della città fondato circa 20 anni fa dal compianto Piero Ioffredi, è stata peggio di una doccia fredda.
La serata di punta del locale, “il giovedì di Polpetta”, ha rappresentato per lungo tempo un appuntamento fisso per tantissimi campobassani.
Un appuntamento che, fino a pochi mesi fa e senza grandi ‘sforzi’, riusciva ad unire indistintamente giovani studenti universitari, famiglie e professionisti ultra 40enni, cresciuti a pane, musica e arrosticini.
La musica travolgente, la corsa al bancone per pagare un ‘giro’ agli amici, o semplicemente il piacere di ritrovarsi dopo una lunga giornata di lavoro: serate impresse nella memoria che né il tempo né il Covid potranno mai cancellare.
Purtroppo, però, prima del lockdown nessuno si aspettava che quella sarebbe stata l’ultima serata trascorsa da Pulp. Nessuno era pronto per quel famoso “ultimo giro”. Una malinconia più che giustificata, dunque, quasi ‘dovuta’, quella che oggi si percepisce in città.
Ma, oltre al piacere di ritrovarsi davanti ad una birra fresca in compagnia degli amici di sempre, una delle principali peculiarità del locale era la buona musica accuratamente selezionata dai migliori dj sulla piazza.
Tra loro c’è anche Francesco de Lisio, in arte dj Helveg, volto ‘storico’ del locale, che per anni ha fatto ballare, cantare e divertire più di una generazione con la sua musica legata rigorosamente agli anni ’80-’90.
Ed è proprio da dj Helveg che oggi nasce un’interessante iniziativa: un ‘viaggio sonoro’ con le playlist pubblicate periodicamente su Mixcloud.com per ripercorrere insieme alcune delle più belle tappe degli ultimi anni e per cercare, al tempo stesso, di rendere un po’ meno traumatico il distacco da Pulp.
«PulpPlayHelveg è arrivata – annuncia il dj sui social -. È un nuovo progetto, senza pretese di chissà quale risonanza. Ho chiuso con le serate in giro nei locali, ma la passione per la musica resta intatta. Ho deciso quindi di pubblicare periodicamente selezioni musicali fatte in casa, per spaziare ancora di più tra i generi di cui sono appassionato (o che sto apprezzando di recente) rispetto a quando, per forza di cose, si dovevano far convivere gusti personali e richieste della clientela.
Considerato che la notizia della chiusura di Pulp è fresca ed è stata ampiamente condivisa e commentata – conclude -, mi sembrava giusto che le prime 4 uscite di Playhelveg fossero dedicate a quella che per anni è stata “la musica del giovedì di Polpetta”, definizione data da amici e conoscenti riguardo le serate che ormai fanno parte del passato. Prendetelo come un album di ricordi che si sfoglia con l’ascolto. A presto!».

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