Ormai è lotta serrata alle truffe da reddito di cittadinanza. Nelle ultime settimane le forze dell’ordine hanno intensificando i controlli scoprendo una trentina di furbetti. Ieri ennesimo colpo grazie ad una complessa attività d’indagine condotta in stretta sinergia tra la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Campobasso. Sono state denunciate 14 persone, tutte responsabili di aver percepito indebitamente la misura rilasciando false dichiarazioni in sede di domanda in ordine alla sussistenza dei requisiti richiesti dalla legge per l’ottenimento del beneficio. Inoltre sono state segnalate all’Inps altre due persone sottoposte a misura cautelare personale in corso di percezione del beneficio, per la decadenza dall’erogazione del reddito e il recupero di quanto indebitamente percepito nel periodo in cui erano sottoposte al provvedimento restrittivo.
Tra i denunciati figurano 5 persone che hanno omesso di segnalare la presenza all’interno del proprio nucleo familiare di componenti detenuti o sottoposti a misura cautelare personale; altri 6 casi riguardano cittadini stranieri che hanno rilasciato false dichiarazioni sul requisito della residenza decennale in Italia, necessaria per l’ottenimento del beneficio. Altri 2 casi riguardano soggetti che hanno omesso di indicare alcuni componenti del nucleo familiare titolari di reddito, mentre l’ultimo caso riguarda un uomo già condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso.
Tutti i soggetti denunciati sono stati immediatamente segnalati all’Inps per la decadenza dal beneficio e il recupero delle somme indebitamente percepite. Le irregolarità riscontrate a carico dei 16 cittadini hanno permesso di stimare il danno erariale complessivo arrecato alle casse dello Stato in circa 110mila euro e di scongiurare ulteriori ammanchi per le mensilità che avrebbero incassato senza l’intervento degli operatori.
Le indagini, durate alcuni mesi, sono state condotte dalla Digos e dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Campobasso e hanno riguardato i comuni di Campobasso e Bojano.
L’attività svolta conferma il fondamentale lavoro svolto dalle forze di polizia a contrasto di coloro i quali, accedendo indebitamente a prestazioni assistenziali erogate dallo Stato, sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano effettivamente in condizioni di bisogno.

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