«Nessun ‘caso siringhe’ in Molise». Il sindaco di Campobasso Roberto Gravina smentisce il dg Asrem Florenzano, secondo cui il ritardo nella partenza della campagna vaccinale in Molise è da imputare all’invio di dispositivi non conformi per l’iniezione delle dosi. Lo ha rimarcato ieri mattina a margine della conferenza stampa nella sala civica di Palazzo San Giorgio: «Ho scritto al commissario Arcuri per chiedere conto di questa presunta anomalia – le parole di Gravina – e mi è stato assicurato che non c’è nessun problema siringhe. Anche perché sarebbe assordo che l’anomalia si sia verificata solo in Molise. Ad ogni modo – ha evidenziato il sindaco – oggi (ieri,ndr) dovrebbero recuperare il ritardo e partire ufficialmente con le vaccinazioni. Spero che la questione sia risolta».
Il primo cittadino però va oltre e torna anche sul cluster scoppiato al Cardarelli con 15 casi di Covid, tra operatori e pazienti, riscontrati nei reparti di Chirurgia e Medicina. «Ho chiesto ufficialmente delucidazioni al commissario Giustini, innanzitutto per capire come sia esploso il focolaio e, in secondo luogo, per avere contezza di come si sua gestendo l’emergenza. Una criticità che però conferma quanto già evidenziato nel rapporto del Nas di qualche settimana fa».
Ma le ‘sollecitazioni’ non finiscono qui. Da giorni il Comune sta tentando di avere i dati ufficiale dell’Asrem sul contagio in città. «Non abbiamo il numero effettivo dei casi positivi al Covid, se non l’elenco dei contagi complessivi da inizio epidemia».

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