Era stato contattato per una consulenza, al fine di ottenere l’invalidità civile. Lui, un medico legale originario del Beneventano ma operante a Campobasso, aveva accettato di buon grado la richiesta della donna non chiedendo, per altro, alcun compenso per compilare e inoltrare la pratica all’Inps. Non sapeva che la donna e il suo compagno gli avrebbero reso la vita un inferno, subissandolo di minacce e continue richieste di denaro.
I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Campobasso hanno messo fine all’incubo martedì pomeriggio, arrestando in flagranza di reato la coppia in un parcheggio di un supermercato della città mentre stava intascando l’ennesima somma di denaro (400 euro) ceduta dal professionista. La donna, una 60enne di Campobasso molto conosciuta in città (è solita chiedere denaro all’uscita di chiese e supermercati) e il suo compagno, un 56enne foggiano con numerosi precedenti penali, sono ora agli arresti domiciliari, accusati di estorsione aggravata e continuata, in attesa della convalida del fermo.
Ad illustrare i dettagli dell’operazione il comandante della Compagnia Carabinieri di Campobasso, Antimo Ventrone, accanto al comandante del Nucleo operativo e radiomobile Andrea Manzo, ieri mattina in una conferenza stampa indetta nella caserma di via Mazzini. Ai militari il medico si è rivolto pochi giorni fa, ormai esasperato e spaventato, raccontando la surreale trappola in cui era caduto. Tutto è partito agli inizi di dicembre, quando la donna lo ha contattato e consegnato tutti i documenti e le cartelle cliniche per avviare l’iter. Dopo qualche tempo la 60enne si è rifatta viva chiedendo al dottore 100 euro.
«Sono in difficoltà economiche, il Natale si avvicina, mi aiuti». Il professionista, credendo di compiere un gesto di solidarietà, non si è tirato indietro. Le richieste di denaro però sono diventate sempre più insistenti. Ed è qui che è entrato il gioco il compagno della donna.
«Abbiamo letto la targa della tua auto, ti veniamo a prendere nel tuo paesello, sai chi sono io?», le parole pronunciate al telefono dal pregiudicato che hanno gettato il medico in uno stato di timore e soggezione. In due mesi la coppia è riuscita a spillargli circa mille euro, fin quando il professionista ha deciso di rivolgersi ai carabinieri per sporgere denuncia. I militari, venuti a conoscenza dell’appuntamento fissato dalla coppia il giorno seguente, sono entrati in azione. Hanno fotocopiato le banconote che il medico ha consegnato ai due e, nel parcheggio del supermercato, li hanno arrestati.
«Il professionista – ha spiegato il comandante Ventrone – era totalmente soggiogato dalla coppia, anche perché stava attraversando un momento particolarmente delicato a livello personale. I due estorsori hanno capito di avere un certo ‘appeal’ sul medico ed hanno fatto leva su questa situazione di debolezza per ottenere il denaro».
Al medico sono stati restituiti i 400 euro, mentre il denaro consegnato nei mesi precedenti non è stato ancora recuperato.

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