Negli ultimi tempi, purtroppo, la misura viene spesso associata ai furbetti che dichiarano il falso per intascare l’assegno. In realtà il reddito di cittadinanza è nato con l’obiettivo di aiutare le persone in difficoltà e, al contempo, indirizzarle al mondo del lavoro. Una mission che, soprattutto in tempo di pandemia, risulta indispensabile per chi ha perso l’occupazione. Il Comune di Campobasso e le amministrazioni dell’Ats hanno colto in pieno lo spirito della misura voluta dal Movimento 5 Stelle ed hanno avviato al lavoro 135 dei 1400 beneficiari del reddito, residenti nei 25 comuni dell’Ambito territoriale. Ora saranno impegnati in progetti nei vari comuni, che spaziano dalla cultura, alla manutenzione del verde pubblico o delle opere pubbliche. Ieri mattina nel corso di una conferenza stampa in piazza Vittorio Emanuele II, l’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso ha presentato ufficialmente il Puc, Progetti Utili alla Collettività del reddito di cittadinanza.
«Partono oggi 135 volontari Puc del Reddito di Cittadinanza – ha spiegato Il sindaco di Campobasso e presidente del Comitato dei Sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale, Roberto Gravina. – le 25 amministrazioni comunali, coordinate dall’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso di cui sono parte integrante ed attiva, hanno attivato i progetti, circa 44, della durata di un anno nei diversi settori, quali quello sociale, culturale, ambiente, manutenzione dei beni pubblici. La misura del reddito di cittadinanza, oltre a prevedere un sostegno economico, mira principalmente all’inclusione sociale e i Puc sono interventi concreti di integrazione».
«Dopo circa tre mesi di pianificazione e attività, – ha aggiunto il direttore dell’ATS Campobasso – in stretto raccordo con gli Enti e Soggetti partner, partiamo oggi con il primo ciclo dei Puc, periodicamente seguiranno nuove immissioni dei volontari, con l’augurio che possa diventare per tutti una esperienza di crescita e di riscatto. Ringrazio tutti i sindaci dei Comuni dell’Ats per il contributo fortissimo dato a questo progetto e ringrazio l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Campobasso, Luca Praitano, e la regione Molise. Dei 135 beneficiari complessivi di questi primi PUC, 85 sono stati individuati direttamente dall’ambito sociale, mentre i restanti 50 sono stati individuati dal Centro per l’Impiego».
Sono state selezionate persone di ogni età, anche molte donne, in base alle esperienze lavorative pregresse. Dunque non solo giovani, ma anche 50enni il cui reinserimento lavorativo, soprattutto in questo periodo storico, è più complicato. Alla conferenza di presentazione, ad illustrare le specificità degli interventi che attraverso i PUC verranno posti in essere, anche Silvia Tamilia (Centro per l’impiego) e Larissa Colagiovanni (Ente Gestore), oltre all’assessore alle Politiche Sociali della Regione Molise, Filomena Calenda, che ha voluto portare il suo saluto e quello dell’ente regionale nel giorno di partenza di un’iniziativa frutto di un lavoro di squadra importante.
«Un progetto importantissimo – le parole dell’assessore regionale – che dà dignità ai percettori del reddito di cittadinanza, come ha giustamente evidenziato il sindaco Gravina. Questo è un esempio di sinergia tra Regione, Comune e Enti ed è questa la strada giusta da seguire».

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