Cinque comuni della provincia di Isernia alle urne: alla chiusura dei seggi, ieri alle 15, aveva votato il 65,44% degli aventi diritto. A Venafro il record dell’affluenza con il 71,31%, seguito da Montaquila con il 63,53%. Castelpizzuto fa segnare il 45,23%, Belmonte del Sannio con il 44,42% e Sessano del Molise il 40,26%.
A Sessano del Molise, 1.150 elettori, si sono recati alle urne in 463. Sette le schede nulle, 8 le bianche e nessuna scheda contestata.
Il piccolo centro della provincia di Isernia sceglie la continuità confermando Pino Venditti con la sua lista «Il bene comune». Per il primo cittadino uscente 359 preferenze, l’80,13% dei consensi, conquistati sette seggi.
Il suo diretto competitor, Giuliano Di Lucia, alla guida della lista «Voltiamo pagina», ha ottenuto 89 preferenze, il 19,87%: conquistati 3 seggi.
Zero spaccato, quindi nessun voto, per gli altri candidati sindaco e per i candidati consiglieri delle liste fantasma che si sono presentate alla competizione elettorale e cioè Angelo Rauso con la lista «La nuova svolta», Michele Montechiari con la lista «Fiamma Tricolore», Claudio Grasso con «La mia città», Emanuel Perinotto con «Progetto Popolare», Stefano De Simone con la lista «Progresso».
Liste fantasma, una pratica deplorevole ma sempre molto utilizzata nelle competizioni elettorali, che servono concretamente a consentire ai candidati – anche loro fantasma – di godere di un periodo di aspettativa retribuita che dovrebbe servire alla campagna elettorale che, a giudicare dai risultati, nessuno di loro ha fatto.
A Sessano, per restare ai dati, l’affluenza ha fatto registrato il 32,52% nell’ultima rilevazione di domenica sera alle 23 e il 40,26% in quella di ieri pomeriggio alle 15, orario in cui si sono chiusi i seggi.
Si può ipotizzare quindi il nuovo consiglio comunale del piccolo centro: entrano in Aula, per la lista del sindaco Venditti, Donato D’Ippolito (il più votato con 76 preferenze), seguito da Maurizio Cerasuolo (74 voti), Sauro Durante (41 preferenze), Luca Valente (38 voti), Monia Di Blasio (29 voti), Vincenzo Evangelista e Davide Gentile (entrambi con 26 voti). Per la lista del competitor, oltre a Giuliano Di Lucia entrano in Consiglio Angiolino Ciccaglione (27 voti) e Mario Antonelli (24 preferenze). Un consesso al maschile, quindi, con la sola presenza della consigliera Monia Di Blasio fra i banchi del consiglio comunale.
A Castelpizzuto riconferma per l’uscente Carla Caranci, la sindaca che ha dovuto affrontare nel corso del mandato il gravissimo problema patito dalla sua comunità: l’imponente movimento franoso che ha travolto la Sp 21 e di fatto ha isolato il piccolo comune da ormai quasi due anni. Gli attesi fondi appostati dal Dipartimento della Protezione Civile, sono stati ufficialmente impegnati il 29 marzo scorso e ammontano a un milione 700mila euro, a valere sui fondi del Pnrr Missione 2 attinenti alle misure per la riduzione del rischio di alluvione e del rischio idrogeologico.
Singolare la coincidenza che due anni fa, proprio alla fine del mese di maggio, cominciò a palesarsi l’enorme fronte franoso che nel giro di qualche giorno portò alla chiusura della Sp 21.
La sindaca uscente, con la sua lista «Castelpizzuto, insieme e uniti», incassa 80 voti, il 74,07% delle preferenze e conquista 7 seggi. Il diretto competitor, Marino Orsi con la lista «Gli amici di Castelpizzuto» 28 preferenze, il 25,93% dei consensi, e conquista tre seggi. Anche nel più piccolo centro della provincia di Isernia, nessun voto per i candidati sindaci delle liste fantasma e cioè Marco Tordella con «Progetto Popolare», Valentino Berterame con la lista «Per Castelpizzuto» e Alessio Contovas con «L’altra Italia».
Gli aventi diritto al voto a Castelpizzuto erano 241, si sono recati alle urne in 109 (il 45,23%). Una scheda bianca, nessuna nulla né contestata.
L’affluenza a Castelpizzuto è stata del 33,20% alle 23 di domenica e del 45,23% alle 15 di lunedì.
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