Una comunità in lutto, che non riesce a darsi pace, che non trova risposte. Troppo difficile accettare di aver perso un figlio, un giovane nel fiore degli anni, un ragazzo che aveva scelto di continuare a vivere nella sua comunità pur lavorando in un’altra regione.
Lutto cittadino oggi per i funerali di Stefano Colaneri, lo chef morto giovedì pomeriggio sulla Trignina, in territorio di Lentella, per gli esiti devastanti di un terribile incidente stradale che non gli ha lasciato scampo.
Le esequie si terranno alle 11, nella chiesa di San Donato a San Pietro in Valle, la frazione di Frosolone dove Stefano viveva, dove i suoi familiari sono stretti in un dolore inimmaginabile, dove il tempo si è fermato a quella tragica telefonata con la quale venivano avvisati dell’incidente nel quale era rimasto ferito il figlio.
«Interpretando i sentimenti di dolore, sgomento e profonda commozione che hanno colpito l’intera comunità di Frosolone per la tragedia che ha causato la morte prematura del nostro concittadino Stefano Colaneri – si legge nell’ordinanza promulgata ieri pomeriggio dal sindaco Felice Ianiro -, l’amministrazione intende raccogliere la spontanea partecipazione e manifestare in modo tangibile e solenne il cordoglio di tutta la popolazione».
Per questo, come annunciato fin dall’imminenza della tragedia giovedì pomeriggio, il sindaco ha proclamato il lutto cittadino in concomitanza con i funerali che si terranno, come detto, questa mattina alle 11 nella chiesa di San Donato così da unirsi al dolore dei familiari tutti e della comunità che in queste ore piange per Stefano.
Sul palazzo di città sarà esposta la bandiera a mezz’asta mentre gli esercizi commerciali, le attività, le imprese abbasseranno le serrande in segno di lutto. Sospese anche le attività ludiche e ricreative che ovviamente stridono con il dolore che purtroppo la famiglia Colaneri e tutta Frosolone stanno vivendo.
Stefano ha trovato il più tragico dei destini giovedì pomeriggio, intorno alle 16, sulla Trignina, in territorio di Lentella. Tre le auto coinvolte nel terrificante impatto che non ha lasciato scampo al 30enne che tornava da Montesilvano dove lavorava come chef al ristorante ‘Mammamia’. I suoi colleghi, sotto choc, lo hanno salutato con un commosso post social (come riporta il quotidiano abruzzese chiaroquotidiano.it). «Oggi piangiamo la scomparsa di Stefano Colaneri, il nostro chef ma prima di tutto grande uomo, grande persona e grande amico» scrivono, pubblicando la foto di Stefano, sorridente e felice.
Le indagini sono affidate ai Carabinieri di Fresagrandinaria che stanno ricostruendo la dinamica dell’impatto: nell’incidente sono stati coinvolti una Jeep Renegade (che sembra procedesse in direzione Isernia come la Opel guidata da Stefano) e un furgone. Tre i feriti, il più grave un 56enne trasportato in eliambulanza all’ospedale Santo Spirito di Pescara per un trauma toracico. Gli altri due, entrambi pugliesi di 48 e 52 anni, sono ricoverati all’ospedale di Vasto. Il traffico sulla Trignina è stato dapprima deviato su altre arterie provinciali così da consentire i soccorsi, che purtroppo si sono rivelati vani per il 30enne di Frosolone, e la successiva rimozione dei veicoli. Solo in serata, giovedì, il transito è ripreso con regolarità.
Sul corpo di Stefano, deceduto sul colpo a causa della gravità delle ferite riportate, è stata eseguita l’ispezione cadaverica e il magistrato ha poi concesso ieri pomeriggio il nulla osta alla restituzione della salma ai familiari per permettere il funerale. I mezzi coinvolti nel sinistro non sono stati posti sotto sequestro, mentre come da prassi sono stati eseguiti alcol test e drug test sui guidatori dell’auto e del furgone coinvolti nel sinistro.

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