Il pericolo demedicalizzazione della postazione del 118 a Frosolone è di nuovo concreto. A lanciare l’allarme sono stati gli amministratori dei comuni che potrebbero perdere questo essenziale servizio. Un copione, purtroppo, già noto: anche il 21 marzo scorso il servizio venne soppresso per carenza di medici. Solo grazie alla collaborazione di tutti i sindaci la postazione venne riattivata. Gli amministratori avviarono, infatti, un’azione congiunta che li portò fino a Roma a rappresentare le loro preoccupazioni al Ministro della Salute. L’8 maggio il servizio fu ripristinato, seppur limitatamente dalle ore 8.00 alle ore 20.00.
Ora, a distanza di meno di due mesi, il rischio è di nuovo dietro l’angolo. Risulterebbe, infatti, dalla bozza dei turni consegnata ai medici del servizio regionale del 118 e da domani la postazione di Frosolone potrebbe essere nuovamente demedicalizzata, con la conseguenza che il servizio sarà garantito dall’infermiere coadiuvato dall’autista e dal volontario-soccorritore.
I sindaci sono di nuovo sul piede di guerra: «Invitiamo chi ha il dovere di decidere ad adoperarsi affinché questo non accada –l’appello – .Togliere il medico al servizio 118, come abbiamo già avuto modo di dire, rappresenta un vero e proprio attentato alla salute dei nostri cittadini. È inaccettabile!
I nostri territori sono già fortemente penalizzati e, per questo, fa ancora più rabbia vedere smantellare servizi importanti come quelli socio-sanitari e, addirittura, quelli emergenziali.
È assurdo anche perché il servizio 118, quello vero con il medico, è il miglior modo per decongestionare il pronto soccorso dei nostri Ospedali che tanto stanno soffrendo in questo periodo.
È assurdo perché mentre noi lavoriamo ogni giorno per rendere i nostri territori più attrattivi, c’è chi va in direzione contraria rendendoli più fragili e più vulnerabili».

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