Una piscina e alcuni fabbricati posti sotto sequestro e quattro persone indagate. Questo il bilancio dell’operazione messa a segno ieri mattina dai Carabinieri del Nor della Compagnia di Venafro, a seguito di un’indagine piuttosto complessa eseguita in territorio di Sant’Agapito. Secondo gli inquirenti, quella portata alla luce, è una vera e propria lottizzazione abusiva e non una semplice operazione edilizia. Una trasformazione urbanistica in una zona agricola sottoposta a vincolo paesaggistico dove non era assolutamente possibile realizzare una struttura ricettiva, che invece era attiva ormai da anni.
I militari hanno pertanto dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Isernia Antonio Sicuranza, che ha accolto la richiesta del procuratore Carlo Fucci che ha coordinato le indagini e del sostituto Carmela Andricciola che le ha dirette, alla luce degli esiti delle indagini dei carabinieri della Compagnia di Venafro territorialmente competente e di una consulenza tecnica disposta dalla stessa Procura.
I dettagli sono stati illustrati in conferenza da stampa da Fucci e Andricciola insieme al comandante provinciale dell’Arma Gennaro Ventriglia e al comandante della Compagnia Carabinieri di Venafro Mario Giacona.
Nel registro degli indagati sono finiti il proprietario della struttura, il gestore (una donna di origini straniere), il progettista e il collaudatore. Il sequestro preventivo dei manufatti abusivi è stato adottato, in quanto – si diceva – è stato ipotizzato il reato di “lottizzazione abusiva” essendo stata realizzata una illegittima trasformazione edilizia ed urbanistica del territorio in un’area sottoposta a vincoli paesaggistici.
Dalle indagini è emerso che, nell’arco di alcuni anni, in una zona agricola è stato costruito un complesso residenziale destinato a scopi recettivi composto di bungalow, di una piscina, di una sala ristorante ed altre strutture asservite al funzionamento Bed & Breakfast ma prive dei necessari permessi edilizi o in parziale o totale difformità dagli stessi. Il ‘B&B’ era anche pubblicizzato anche sui maggiori siti web del settore.
Ma c’è di più. Qualche settimana fa, a seguito di accertamenti da parte dei Carabinieri , la struttura è stata oggetto di un provvedimento di chiusura per carenza di alcuni titoli autorizzativi. Il proprietario D.B., di origini campane, è gravato da numerosi precedenti penali anche in materia di armi inoltre è stato, nel passato, arrestato e sottoposto a processo anche per associazione di tipo mafioso (anche se con assoluzione per tale imputazione).
«È un’operazione importante – ha sottolineato il procuratore Fucci – perché segna un momento significativo del controllo del territorio, da parte della Procura e dei Carabinieri. È stata individuata una lottizzazione abusiva, con la trasformazione urbanistica del territorio. Le indagini e l’operazione rientrano nell’ambito dell’obiettivo della Procura della Repubblica di Isernia di realizzare, attraverso il controllo del territorio delle forze dell’ordine e le opportune indagini, una attenta vigilanza anche delle attività imprenditoriali presenti in provincia e tra queste, in modo particolare, delle attività economiche con profili di illiceità riconducibili, per profili soggettivi, ad ipotesi di vicinanza alla criminalità organizzata».
«L’indagine – ha aggiunto il comandante provinciale dell’Arma Ventriglia – è il frutto dell’attività che le Stazioni e i Reparti dell’Arma svolgono sul territorio. Un’attività che si nota poco, che però serve a monitorare i cambiamenti, la presenza di soggetti (in passato legati alla criminalità o che provengono da aree considerate sensibili) che possono creare situazioni che in quale modo consentono l’aderenza alle realtà criminali delle regioni vicine, quali ad esempio la Campania. Un’attività di monitoraggio costante – ha detto infine – i cui esiti più importanti vengono posti all’attenzione dell’autorità giudiziaria».
Deborah Di Vincenzo

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