Schianto sulla statale 17: sarà l’autopsia a fornire elementi importanti sulla morte di Tomas Hoti, il 20enne di Macchiagodena deceduto a seguito dell’incidente stradale accaduto lo scorso 31 gennaio, nei pressi dello svincolo per San Massimo. Il cuore del ragazzo ha smesso di battere l’altra mattina nel reparto di Rianimazione dell’ospedale ‘Cardarelli’ di Campobasso, dove era stato ricoverato per i gravissimi traumi riportati nell’impatto.
Ieri, il sostituto procuratore Vittorio Gallucci ha stabilito che, sulla salma del giovane, venga effettuato l’esame autoptico. Intanto la Procura di Campobasso ha formalmente iscritto nel registro degli indagati il 40enne di Busso. L’uomo era al volante del Fiat Ducato che, quella sera, ha impattato contro la Fiat Punto guidata dal 20enne. Lo scontro è stato parecchio violento. E fin da subito le condizioni del ragazzo sono apparse critiche. Inutili purtroppo i tentativi dei medici di salvargli la vita. Tomas è morto dopo sei giorni di agonia. Vanno dunque avanti le indagini per chiarire nei dettagli la dinamica dell’incidente. Del caso si stanno occupando i carabinieri di Bojano che hanno eseguito i rilievi del caso, ascoltato testimonianze e posto sotto sequestro i mezzi coinvolti nello scontro.
Intanto a Macchiagodena c’è un’intera comunità addolorata per la perdita di una giovane vita. Tomas, figlio di una coppia di origine albanese residente da anni in paese, era amato e stimato da tutti. E tutti, ora, aspettano di poterlo salutare per l’ultima volta.
ppm

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