Si è conclusa con due arresti la giornata convulsa iniziata con la rapina al supermercato Dok del quartiere San Lazzaro – la seconda in 24 ore – messa a segno ieri mattina, intorno alle 7.30 quando nell’esercizio commerciale c’erano solo alcuni dipendenti e il direttore.
Due uomini – entrambi napoletani, uno afroamericano e l’altro di etnia caucasica – sarebbero arrivati a Isernia la scorsa notte con l’unico scopo di mettere a segno il colpo.
Entrambi a volto coperto, hanno fatto irruzione nel supermercato quando in giro c’era ancora poco traffico, qualche passante e ovviamente nessun cliente. Uno dei due, l’uomo di etnia caucasica, ha tirato fuori una pistola e minacciato i dipendenti, poi i due avrebbero legato e imbavagliato il direttore del supermercato e quindi arraffato i bussolotti che stava preparando per consentire l’apertura delle casse. In pratica il denaro necessario per consentire di dare il resto ai clienti.
I due poi sono fuggiti entrando nell’unica palazzina nei pressi del supermercato che, in quel preciso momento, aveva il portone aperto. Probabilmente lì, nascosti all’ultimo piano, avrebbero atteso il momento giusto per uscire senza dare troppo nell’occhio, di certo al termine delle operazioni delle forze dell’ordine che di certo sarebbero arrivate nel negozio allertate dai dipendenti.
I due hanno infilato il portone e di corsa su per le scale, fino all’ultimo piano dove ci sono le soffitte. Ma la fuga non è passata inosservata a chi in quel momento si trovava in strada ed è quindi riuscito ad indicarla ai poliziotti giunti sul posto subito la telefonata al 113 partita dal supermercato.
Il palazzo è stato così circondato dalle forze dell’ordine mentre due poliziotti sono entrati con cautela all’interno, mettendo in sicurezza gli inquilini degli appartamenti e cercando i malviventi. Scovati nel sottotetto, traditi da una impronta lasciata sul pavimento.
Nel blitz delle forze dell’ordine è stato fermato anche un cittadino extracomunitario che in quel palazzo vive: stava scendendo le scale quando è stato fermato per accertamenti e rilasciato quando si è avuta la conferma della sua estraneità ai fatti. Un atto dovuto, in pratica, per fugare ogni dubbio circa un suo possibile coinvolgimento.
Fuori dal palazzo, residenti e curiosi. E tante dirette social per documentare quanto stava accadendo e cioè l’operazione degli agenti della Questura che sono riusciti ad individuare i rapinatori a strettissimo giro. Il bottino – ancora da quantificare – è stato recuperato così come la pistola, senza tappo rosso, utilizzata per il colpo. La Scientifica ha cercato nel supermercato e nel palazzo indizi utili per le indagini. Le immagini del sistema di videosorveglianza aiuteranno a ricostruire l’aggressione. Il direttore del supermercato è stato accompagnato al Veneziale per accertamenti: presentava ecchimosi da percosse e un comprensibile stato di shock.
Il fermo dei due malviventi, ieri sera, si è tramutato in arresto con l’accusa a carico di entrambi di rapina a mano armata e sequestro di persona. I due sono stati trasferiti in carcere.
ls

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