Il telefono squilla. Una, due, tre volte. E la risposta alla consueta frase, «Pronto, chi parla?», è di quelle che un po’ forse mettono in soggezione. «Ciao Federica, sono Roberta. La presidente Metsola».
Ovviamente le cose non sono andate propriamente così: la telefonata è stata organizzata dalla segreteria della presidente del Parlamento Europeo, concordata come si conviene a chi ha impegni istituzionali da ottemperare e deve mettere a sistema ogni singolo minuto ma di certo l’emozione per il contatto diretto – tra l’altro cercato dalla Metsola – avrà avuto un qualche effetto sulla giovane esponente della giunta Castrataro nonostante abituata a parlare con ‘i grandi della Terra’ come Obama, ad esempio.
Il contatto è nato proprio sull’onda della partecipazione del vicesindaco di Isernia al Copenaghen Democracy Summit che si è tenuto ad inizio giugno: la quinta edizione del vertice sulla democrazia dedicato a rafforzare le democrazie mondiali. Tra ruolo della tecnologia e questione difesa dell’Ucraina, tra come costruire un’alleanza tra democrazie per contrastare i poteri autoritari, l’esperienza di Federica Vinci e di Volt, il racconto della campagna elettorale e del coinvolgimento di tanti giovani che probabilmente si erano allontanati da Isernia e dalla politica ha incuriosito la presidente Metsola che a quel summit ha partecipato, in qualità di relatore, assieme a Barack Obama e al vicesegretario generale della Nato Mircea Geoana. Da quel contatto, preso a giugno, sono passati un po’ di mesi ma alla fine la telefonata c’è stata. Roberta Metsola e Federica Vinci hanno chiacchierato per un’oretta ragionando su ‘macro temi’ ma anche su questioni locali. Insomma, un confronto dal quale sono emerse possibilità di collaborazioni future anche a livello locale. Classe 79, Roberta Metsola ha mostrato particolare interesse all’attivismo dei giovani in politica, alle modalità di coinvolgimento delle giovani generazioni soprattutto in vista delle elezioni europee del 2024. Focus sulle strategie da mettere in campo per mobilitare gli under 30 non solo nel perimetro europeo ma anche in posti più piccoli, dai quali i giovani tendono ad andare via. Come nel Molise, come a Isernia. Perché forse, alla fine, tutto il mondo è paese.
ppm

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