Una protesta davvero originale quella inscenata da CasaPound a Isernia: per sottolineare quanti disagi stiano portando ai cittadini i tagli ai trasporti hanno posto a ogni fermata, terminal compreso, degli scheletri con la scritta “Aspettavamo l’autobus”. 

“In una regione come la nostra – spiega CasaPound Isernia in una nota – caratterizzata dalla presenza sul territorio di una miriade di piccoli centri urbani e con la maggior parte dei servizi e delle attività economiche concentrati nei centri principali, l’assenza di collegamenti pubblici non costituisce solo un grave disservizio per gli utenti, ma rischia di risultare fatale per l’esistenza stessa di molti Comuni”.

Le richieste sono chiare: “Per questo motivo – chiarisce Cpi – a fronte anche della ormai manifesta inefficacia del piano predisposto dalla Regione per gestire la crisi, chiediamo l’immediata revisione del piano di trasporti regionali, allo scopo di garantire ai pendolari l’accesso ai servizi scolastici e ai posti di lavoro. Le logiche di bilancio – conclude la nota – non possono pregiudicare la sopravvivenza del tessuto urbano regionale”.

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