L’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura, diretto da Maria Teresa Pannone, ha permesso di ricostruire l’intera vicenda. A finire nella rete della polizia di Isernia sono stati un 29enne, un 24enne e un 64enne: avevano stipulato un contratto con una finanziaria alla quale, però, avevano presentato una documentazione falsa.

I tre si erano recati in un noto negozio di elettrodomestici del capoluogo per acquistare televisori di ultimissima generazione, di quelli decisamente costosi. Per pagare il loro acquisto avevano scelto la formula del finanziamento che, però, volevo aggirare: al momento della stipula del contratto di finanziamento, hanno prodotto buste paga e modelli 740 di una ditta per la quale, però, non avevano mai prestato attività lavorativa. Qualcosa, però, è andato storto e ha insospettito negozio e chi gestisce la pratiche per la finanziaria. E’ scattata la segnalazione alla questura di Isernia che ha poi proceduto con ulteriori accertamenti fino a ricostruire l’intera vicenda e a verificare che quei documenti prodotti fossero dei falsi.

L’indagine, però, non è termina qui, perché la polizia sta effettuando una serie di altri controlli per capire se sia trattato di un caso isolato.

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