L’arrivo delle sei anestesiste venezuelane all’ospedale San Timoteo, tra aprile e maggio, ha reso di nuovo vitale il reparto di Rianimazione dell’ospedale San Timoteo, non è un gioco di parole, visto che il 2023 si era aperto con l’interruzione della chirurgia d’elezione a causa della carenza dei rianimatori e soprattutto con una diffida che ha messo a rischio la sopravvivenza della stessa Uoc.
Ora, il clima che si respira è totalmente un altro e a testimonianza di questo, già da martedì scorso è attiva la guardia anestesiologica. Non più in reperibilità, ma in presenza. Questo aumenta la sicurezza dell’ospedale, in primis del punto nascita. E gli utenti termolesi e bassomolisani (ma non solo loro) sono ben lieti di questo. Attualmente la turnazione coinvolge una decina di anestesisti, se pensiamo che sia nell’inverno scorso che quello precedente si è toccato il numero di 4 medici per ogni evenienza-emergenza-urgenza, si comprende quale sia stato l’avanzamento. Le sei anestesiste venezuelane provengono dall’associazione “Venezuela: la piccola Venezia”. Grazie alla loro presenza, già da due settimane sono tornate anche le sedute operatorie di chirurgia d’elezione. L’attivazione della guardia attiva anestesiologica h 24 7/7 significa che per fare un intervento d’urgenza prima bisognava chiamare l’anestetista reperibile, ora invece l’anestesista è già nel blocco con notevole riduzione dei tempi tecnici.

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