L’importanza delle dichiarazioni politiche pronunciate sabato pomeriggio al circolo della Vela di Termoli da Frattura e Fanelli, soprattutto, hanno messo in secondo piano anche la questione legata all’ambiente e al territorio, tema cardine, invece, della conferenza programmatica del Partito democratico. Uno degli interventi esterni, da dibattito (seppur rimasto lettera morta, poiché non ha ricevuto alcuna replica) è quello offerto dal dottor Luigi Leone, direttore del Poliambulatorio dell’Asrem di zona e già assessore all’Ambiente della giunta Di Brino, poi dimissionario. Leone ha duramente contestato la gestione della vicenda legata agli sversamenti e al mancato funzionamento del depuratore al porto di Termoli. Una critica diretta al sindaco Sbrocca e anche (o soprattutto) alla ditta che lo gestisce, la Crea srl (anche se mai citata espressamente). Leone ha dapprima ringraziato il presidente della giunta regionale Frattura per aver scelto Termoli come località in cui portare la discussione sull’ambiente, ma poi è andato dritto come una locomotiva, asserendo che persino il provvedimento di sequestro con custodia e obbligo di manutenzione da parte della Procura si è mostrato sin troppo blando. Il dottor Leone ha denunciato un triplo inquinamento da parte della condotta di scarico a mare, oltre che marino, appunto, anche legato alle esalazioni che si sono propagate nell’aria e ancora peggio, quelle che hanno riguardato l’inquinamento del sottosuolo marino, dove la sedimentazione di materiale è stata particolarmente nociva. L’ex assessore e dirigente Asrem ha esortato gli amministratori presenti a considerare prioritaria la scelta dei partner più efficienti per la gestione dei futuri impianti di depurazione.

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