Obitorio dell’ospedale San Timoteo di Termoli al centro della cronaca in questi giorni a causa di salme custodite nella cella frigorifera a disposizione dell’autorità giudiziaria. In primis, il feretro del 46enne riaffiorato giovedì scorso al porto di Termoli, originario di Pietra Montecorvino, è stato restituito alla famiglia martedì scorso. La relazione consegnata alla Procura di Larino sull’ispezione cadaverica esterna compiuta lunedì scorso da un medico dell’ufficio igiene dell’Asrem è stata sufficiente agli inquirenti, che hanno così evitato di disporre l’autopsia. Un altro fascicolo, invece, è stato aperto, sempre dalla magistratura frentana, dopo che i familiari di una donna di 63 anni, deceduta dopo un lungo ricovero nel reparto di Medicina interna, hanno sporto denuncia. Ieri mattina i Carabinieri della compagnia di Termoli hanno sequestrato la cartella clinica e ora la salma della signora è sequestrata, in attesa che venga disposta l’autopsia.

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