«La scuola è sempre stata al centro dei miei interessi, già nella precedente Amministrazione. Da assessore e poi da sindaco ho avuto sempre l’abitudine di seguire personalmente le scuole. I ragazzi che oggi frequentano le scuole medie sono quelli che 10 anni fa, quando sono diventato assessore, frequentavano l’infanzia. Ecco, sapere che in quattro anni e mezzo siamo riusciti a recuperare i finanziamenti che consentiranno di superare emergenze che si protraggono da 20 anni e rivoluzionare le scuole di Venafro per questi bambini e ragazzi, è per me motivo di grande gioia».
Il sindaco di Venafro, Alfredo Ricci, ci tiene a mettere in evidenza quanto fatto dalla sua Amministrazione in cinque anni di mandato, sul capitolo edilizia scolastica. «Ci eravamo posti questo obiettivo a inizio mandato – spiega il primo cittadino – e anche stavolta abbiamo raggiunto lo scopo lavorando lontano dalle telecamere, in silenzio, superando tutti gli ostacoli, non solo quelli di natura burocratica, portando a casa un risultato senza precedenti». Un risultato, dunque, storico, a detta del sindaco Ricci, che si porta dietro una dotazione, in fatto di risorse, di ben 12 milioni di euro. Entro la fine del 2023 la città di Venafro potrebbe aprire le porte a un mega cantiere mai visto prima, che interesserà sia i plessi già fruibili sia quelli chiusi da anni, con strutture oramai invase da degrado, erbacce, sporcizia, divenute, purtroppo, discariche a cielo aperto come nel caso della ex Scuola Media di via Maiella.
Ma andiamo per ordine, presentando gli interventi pensati dall’Amministrazione Comunale e finanziati dai vari enti superiori, a cominciare dalla Regione Molise. Parliamo in tutto di ben 12 milioni di euro già nelle casse di Palazzo Cimorelli.
Plesso di via Maiella. L’ex edificio che ospitava la Scuola Media “Leopoldo Pilla”, lungo via Maiella, secondo quanto è previsto nel progetto esecutivo, sarà demolito e ricostruito. Un intervento che costerà circa 8 milioni di euro. L’Amministrazione Ricci ha optato per questa soluzione, che nel passato era stata criticata dai precedenti inquilini di Palazzo Cimorelli. Una volta terminati i lavori, l’Istituto comprensivo “Leopoldo Pilla” ritornerà, di fatto, nel suo storico edificio. Questo vuol dire che gli studenti e tutto il personale del “Pilla” lasceranno la sede di via Colonia Giulia. E la struttura che è ubicata sulla trafficatissima via Colonia Giulia, quale futuro avrà? L’Amministrazione comunale ha pensato pure a questo: riconvertire tutta l’area dove oggi c’è la Scuola rendendola una grande piazza con servizi per la comunità venafrana.
Plesso di via Acquedotto. L’asilo che ospitava nella parte storica di Venafro, a pochi passi dalla chiesa “San Simeone”, i bambini della materna, verrà recuperato e riattivato a servizio sempre della scuola. I venafrani erano legatissimi al plesso di via Acquedotto. I piccoli bambini tenevano vivo un intero quartiere, grazie a una struttura che aveva anche spazi esterni. L’edificio sarà riportato al suo vecchio splendore, assicurano da Palazzo Cimorelli.
Plesso Camelot e ampliamento del plesso “Don Giulio Testa” in via Machiavelli. E chi non ricorda le tante polemiche per “Camelot”, il prefabbricato costruito “appiccicato” al plesso dell’Istituto comprensivo “Don Giulio Testa” di via Machiavelli. È resistito all’usura del tempo, al fiume di polemiche che di anno in anno si sono succedute senza soluzione di continuità. Ora tutto il “Don Giulio Testa” sarà ampliato con la realizzazione della nuova “Scuola Camelot”.

Marco Fusco

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