L’innesco che i Carabinieri forestali di Venafro hanno rinvenuto nell’area in cui è partito il rogo, che nel pomeriggio di lunedì scorso ha divorato quasi 40 ettari di Monte Santa Croce, ha scatenato la rabbia dei cittadini venafrani.
Tutti sperano che il piromane criminale venga consegnato alla giustizia, che si arrivi a dare un nome a chi ha appiccato il fuoco anche con l’ausilio delle immagini della videosorveglianza – visto che nella zona sono presenti delle telecamere – come avvenne già nel 2018.
Oggi la montagna appare come uno scheletro annerito in più parti, un vero e proprio pugno nello stomaco per chi ha visto ardere i propri poderi, costituiti per lo più da oliveti anche pregiati.
Il sindaco di Venafro, Alfredo Ricci, particolarmente toccato dal triste avvenimento, ha parlato di una ferita inferta a tutti i venafrani. «Quanto accaduto nei giorni scorsi, in occasione dell’incendio che ha colpito Venafro – commenta il primo cittadino -, ferisce il cuore di ognuno di noi, e desta rabbia verso chi dovesse risultarne responsabile. Se dovesse essere confermato il carattere doloso di questo incendio, mi auguro che i responsabili possano essere puniti a norma di legge. Credo che il Comune dovrà valutare di costituirsi parte civile nell’eventuale processo penale che dovesse svolgersi. Oltretutto, ai danni evidenti al patrimonio boschivo e, in generale, alla vegetazione della nostra montagna, si aggiunge il pericolo a cui le abitazioni della zona sono state esposte. Tutto ciò porterà all’inserimento, quanto prima, dell’area in questione nel registro delle aree percorse da incendi, per cui vi sono limiti e divieti all’insediamento umano».
Ferma e dura condanna, dunque, del sindaco Alfredo Ricci a chi si è reso protagonista di un vero e proprio scempio ambientale per scopi criminali. Il primo cittadino, poi, ha voluto ringraziare anche tutti coloro che, nella scorsa giornata di lunedì, sotto un sole cocente, non si sono risparmiati per l’opera di spegnimento e per l’assistenza garantita ai residenti che vedevano le proprie case minacciate dall’avanzata delle fiamme. «Con l’occasione voglio ringraziare i Vigili del fuoco di Isernia, i Carabinieri forestali, le locali associazioni di Protezione civile (a partire dai Vigili del fuoco in congedo) – continua il sindaco Ricci – per l’eccellente lavoro fatto ieri, con tempestività, professionalità e spirito di abnegazione. Sono stato in contatto con loro, come con la Protezione civile regionale e il prefetto di Isernia, per monitorare la situazione e capire se vi fossero particolari necessità. Tra l’altro, l’intervento del canadair, da me richiesto, è stato subito assicurato, anzi era stato disposto per tempo dalle stesse autorità. Mi appello ai cittadini – conclude il sindaco di Venafro – affinché, da un lato, possano tenere comportamenti corretti e rispettosi dell’ambiente in questo particolare periodo dell’anno, in cui è maggiore il rischio che una minima disattenzione possa provocare gravi incendi; dall’altro, possano segnalare immediatamente ai Vigili del fuoco o ai Carabinieri forestali ogni accenno di incendio di cui dovessero venire a conoscenza, onde consentire alle autorità di intervenire per tempo».
Marco Fusco

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