Monte Santa Croce è ritornato ad essere “accerchiato” dalle fiamme nella giornata di ieri. Nuovi focolai in più punti hanno reso necessario ancora una volta l’intervento dei Vigili del Fuoco del comando Provinciale di Isernia e dei Carabinieri Forestali che hanno lavorato soprattutto a protezione dei fabbricati della zona.
Non c’è pace, dunque, per la montagna di Venafro, interessata da lunedì scorso da un vasto incendio, con fiamme che, spinte dal vento, hanno raggiunto più di un chilometro di estensione. Preoccupazione tra gli abitanti della zona. Non è la prima volta che in questi giorni si verificano incendi intorno all’area. La storia, anche recente, insegna che in questa particolare area non sono mai mancate, purtroppo, azioni di piromani. Ed è stato così anche questa volta visto che i Vigili del Fuoco, nei giorni scorsi, hanno rinvenuto l’innesco che, con ogni probabilità, ha generato il rogo di vaste proporzioni. Intanto le indagini degli inquirenti vanno avanti e a breve ci potrebbero essere degli sviluppi. Il sindaco di Venafro Alfredo Ricci continua ad essere in costante contatto con l’Autorità giudiziaria anche per questo motivo, oltre che per seguire da vicino la situazione di Monte Santa Croce. Una delle criticità emerse è che diversi uliveti sono risultati in condizioni di abbandono. Per questo è stato lanciato un forte messaggio affinché i proprietari dei poderi su cui insistono uliveti e altri arbusti, rispettino le norme sulla pulizia da assicurare ai propri terreni.
Del resto c’è anche un’apposita ordinanza che qualcuno sembra non voler rispettare.
M.F.

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