Si è costituito ieri mattina, presso il carcere di Isernia, il 30enne sfuggito agli arresti lo scorso 2 ottobre: l’ordine di carcerazione nei confronti di quattro persone, collegate da vincoli di parentela, è stato eseguito all’alba di venerdì scorso dai Carabinieri a seguito dell’ordine di carcerazione disposto dall’autorità giudiziaria. Due distinti procedimenti penali quelli della Procura della Repubblica del tribunale di Cassino: uno per truffa ed estorsione, l’altro per favoreggiamento della prostituzione e violenza sessuale. L’operazione dei Carabinieri è scattata al’alba del 2 ottobre, con l’impiego di una massiccia disposizione di uomini e mezzi dell’Arma. I militari hanno suonato alla porta di quattro persone di Venafro, già note alle forze dell’ordine. Uno dei quattro è stato condannato per truffa ed estorsione, dovrà scontare due anni e sei mesi di reclusione; quattro anni e sei mesi per gli altri tre, condannati per favoreggiamento della prostituzione e violenza sessuale. I fatti contestati sono avvenuti nel 2013 a Cassino. La suprema Corte, rigettando il ricorso presentato dai legali dei quattro, ha fatto aprire le porte del carcere per due dei quattro; gli altri hanno già scontato un periodo di misure cautelari, per loro la pena è stata sospesa e saranno ammessi a svolgere un servizio sociale. Uno dei quattro malviventi ora si trova presso la Casa Circondariale di Rebibbia a Roma. I Carabinieri di Venafro si erano messi sulle tracce del ricercato, il trentatreenne residente a Venafro che si è costituito, come detto, nella mattinata di ieri a Isernia, prima di varcare le porte del carcere ha voluto salutare con un post i suoi amici di Facebook: «Ci vediamo tra qualche anno».

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