Una pioggia di aiuti probabilmente senza precedenti è in arrivo per il commercio cittadino. L’amministrazione comunale ha deciso infatti di stanziare per il settore gran parte dei fondi ricevuti per la “zona rossa”. Un’altra quota sarà invece riservata per l’attività di screening alla ricerca del Covid-19.
L’indomani del turbolento Consiglio comunale, sentito da Primo Piano Molise, il vicesindaco Marco Valvona scende nei dettagli. Il delegato al Bilancio parla di qualcosa come «320.630 euro di aiuti alle attività commerciali danneggiate dall’emergenza: sarà privilegiato chi non è stato beneficiario di sovvenzioni statali; poi 72.000 euro saranno destinati allo screening diagnostico sulla popolazione, in particolare vi sarà sottoposto l’intero mondo scolastico». Si parla in questo caso di circa 2.000 persone, in sostanza un quinto della popolazione venafrana. «In questo modo – ha affermato Valvona – oltre ad avere una idea più precisa sulla situazione in città, si garantirà un rientro più sereno a scuola dalle vacanze natalizie per poter affrontare con maggiore tranquillità i mesi rimanenti dell’anno scolastico».
In aggiunta, il delegato al Bilancio ha annunciato pure la disponibilità di «una cospicua somma da destinarsi agli aiuti per le fasce deboli». Somma che non è ancora quantizzabile puntualmente perchè, per una parte, si è in attesa di conoscere la quota precisa attribuita a Venafro di competenza del governo nazionale.
Dunque, è stata proprio questa disponibilità a far propendere l’amministrazione a non frazionare troppo l’importo di 392.000 euro ricevuto dal governo per “risarcire” la città dalla dichiarazione della “zona rossa”.
Il vicesindaco, a margine, in questo momento delicato ha inteso ringraziare «parte della minoranza, nelle persone dei consiglieri Elena Bianchi e Carmine Amoroso, non tanto per l’astensione o per essersi dissociati dal comportamento dell’altro gruppo di minoranza, ma per il comportamento tenuto a tutela dell’interesse di quei cittadini venafrani che saranno i beneficiari delle azioni finanziate nella manovra di bilancio».

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