L’amministrazione Ricci mantiene fede agli impegni presi in Consiglio comunale e parte per lo screening su tutta la popolazione scolastica, in vista della riapertura del prossimo 7 gennaio quando anche gli studenti delle superiori ritorneranno in didattica in presenza (si lavora per il 50% degli studenti plesso per plesso).
In questi giorni si stanno prendendo le prenotazioni per il tampone antigenico da parte degli studenti, dei docenti, del personale Ata a cura delle scuole e del Comune di Venafro. Corsa contro il tempo per terminare lo screening entro i primi giorni del prossimo anno.
Il sindaco Alfredo Ricci ha chiesto la collaborazione dei dirigenti scolastici di Venafro, per non lasciare indietro nessuno e far giungere il messaggio a tutto il mondo della scuola. Si stanno completando le liste degli studenti e di tutto il personale scolastico, per cominciare a programmare i prelievi nelle strutture cittadine idonee per questo tipo di servizio.
Arrivano i primi commenti di segno decisamente positivo di genitori impegnati a comunicare l’adesione alla campagna di prevenzione al Covid-19 lanciata da Palazzo Cimorelli. «Un plauso alla iniziativa dell’amministrazione comunale per la scelta di destinare risorse alla riapertura in sicurezza delle scuole. Va esattamente incontro a quanto abbiamo chiesto, nei giorni scorsi alle Istituzioni con la nostra proposta del “pacchetto scuola”. Il fondo messo a disposizione dal Comune per la ripresa delle attività didattiche in presenza per la fruibilità delle scuole e a garanzia del diritto all’istruzione era un provvedimento atteso».
Altri genitori plaudono all’iniziativa fortemente voluta da tutta l’amministrazione Ricci: «Ora occorre proseguire in questa direzione, completando i vari pezzi di un lavoro che, per forza di cose, deve essere sinergico e sistemico. Riduzione assembramenti, trasporto scolastico, igienizzazione e sanificazione ambienti, bisogni educativi speciali, edilizia leggera, arredi e attrezzature, sono sicuramente un buon punto di partenza. Serve, però, aggiungere immediatamente una azione di coinvolgimento della Protezione civile per controlli anti assembramento all’entrata e all’uscita da scuola. Per il momento va bene effettuare tamponi rapidi a tappeto, proprio partendo dal personale che lavora nelle scuole e dalla popolazione studentesca. Noi come genitori possiamo dire che prima delle chiusure delle scuole, i nostri figli erano a seguire le lezioni in presenza nella massima sicurezza. Dobbiamo stare attenti a quanto succede fuori dalla scuola».
A Venafro dunque il sindaco Alfredo Ricci segue molto da vicino la fase di preparazione in vista della campanella che ritornerà a suonare per tutti il prossimo 7 gennaio. Scuole dell’infanzia, della primaria, primo e secondo grado: Ricci in qualità di sindaco e presidente della Provincia è direttamente coinvolto a 360 gradi. Il primo cittadino, grazie anche a un gioco di squadra che coinvolge la presidente del consiglio con delega all’istruzione Antonella Cernera, gli assessori e tutti i consiglieri di maggioranza, non lascia nulla al caso.
«Lo screening- dichiara il sindaco Ricci- costituisce una iniziativa che l’amministrazione ha inteso organizzare per garantire maggiore tranquillità alla comunità scolastica – e, quindi, in logica di prevenzione e di maggiore tutela della salute pubblica cittadina e come azione di protezione civile – in un periodo particolarmente delicato, quale è quello successivo alle festività natalizie, in cui, pur con le limitazioni vigenti, i contatti potrebbero essere stati maggiori, anche con parenti rientrati da fuori Regione o dall’estero; senza contare l’eccessiva mobilità che si è avuta nei giorni immediatamente precedenti alla pausa natalizia. Potenzialmente circa 2mila persone potranno, se lo riterranno, sottoporsi a tampone. Pertanto, si tratta di una opportunità che questa amministrazione intende mettere a disposizione del mondo della scuola, considerato da sempre e, anche in questo periodo emergenziale, centrale nella nostra azione amministrativa; opportunità a cui ognuno dei potenziali destinatari potrà decidere volontariamente se aderire o meno. Ovviamente, l’adesione è fortemente auspicabile, in quanto conoscere in maniera dettagliata la situazione sanitaria di tutti coloro che rientreranno sui banchi di scuola consentirà di proteggere meglio la comunità scolastica e, quindi, l’intera popolazione».

Marco Fusco

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