Uno stillicidio quotidiano. Da dieci giorni consecutivi. Una situazione praticamente allarmante. La centralina dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Molise installata in via Campania ha “suonato” giovedì il 21esimo superamento da inizio anno del limite massimo consentito delle polveri sottili. Gli sforamenti del Pm10 dal 16 febbraio al 25 febbraio hanno seguito un andamento preoccupante: 67, 75, 80, 66, 74, 57, 86, 89, 149 e 116 ug/m3 su un tetto di 50 ug/m3.
Dunque, come è evidente, mercoledì 24 febbraio la centralina ha registrato un livello di polveri sottili esattamente del triplo.
In sostanza, una qualità dell’aria che l’indice classifica come “scadente”. In tanti, comunque, iniziano a chiedersi se la sola ordinanza/decreto di limitazioni al transito dei mezzi pesanti su via Colonia Giulia possa bastare per arginare il fenomeno. I dati dicono certamente di no. Quindi, occorre fare di più. Ma come, senza dati e indagini riguardo alla classificazione delle polveri? Questo dovrebbe essere lo step successivo che si attende. Ormai da tanto, troppo tempo. Così come si attende lo studio epidemiologico di tipo eziologico affidato al Cnr di Pisa. Il problema è che mentre le polveri sottili “corrono”, le autorità – al massimo – sembrano “camminare”. Un cambio di passo sarebbe quantomeno auspicabile.

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