La presenza della variante brasiliana del Covid-19 a Venafro ha un po’ destabilizzato la comunità. Anche il sindaco Alfredo Ricci ha ammesso che «non è una notizia che ci lascia tranquilli». Dunque, è «comprensibile un po’ di preoccupazione, stiamo facendo ulteriori verifiche per poter comprendere bene questi casi che sono stati individuati».
Tuttavia, al momento la situazione sembra essere sotto controllo considerato che la variante è stata sequenziata dal laboratorio del “Cardarelli” di Campobasso su positivi acclarati in data 18 marzo. Si tratta di un nucleo familiare che ha avuto, probabilmente, contatti con la zona della provincia di Frosinone, dove pure è stata accertata la presenza della “brasiliana”. Per ora, però, sono solo ipotesi. In ogni caso, la variante sembra essere più contagiosa sì ma non più letale.
Insomma, sia come sia il quadro delle limitazioni non dovrebbe subìre grosse variazioni. Il primo cittadino Alfredo Ricci ha confermato che i divieti imposti a fine febbraio, e per la verità già da fine 2020, verranno prorogati oltre Pasqua. In particolare, ieri sono state adottate due ordinanze sindacali che prevedono come scadenza il fine settimana successivo alle festività pasquali. Un provvedimento specifico riguarda invece la pasquetta e la pasquetta venafrana (quella del martedì): sarà imposto il divieto di circolazione sia veicolare che pedonale lungo la stradina che conduce al Campaglione. Quest’ultima ordinanza ricalca in sostanza quella già adottata lo scorso anno, emessa per «evitare contesti che possano favorire le violazioni».
In ogni caso, come sottolineato dal sindaco di Venafro «sono i comportamenti individuali che fanno la differenza. La presenza della variante brasiliana deve fare da monito, per continuare a mantenere alta l’attenzione. Le forze dell’ordine sono presenti sul territorio ma non è possibile tenere sotto controllo ogni centimetro quadrato. Comprendo la stanchezza di tutti, ma dobbiamo essere ancora più attenti adesso che sta pure per partire la decisa accelerazione delle vaccinazioni».
Insomma, un ulteriore sforzo prima di potersi dichiarare fuori pericolo. Allo stesso tempo, da Palazzo Cimorelli filtrano indiscrezioni riguardo alla riapertura delle scuole: salvo mutamenti di scenario dell’ultima ora, l’intenzione è di procedere con la “riapertura” subito dopo le festività di Pasqua.
Scuole a parte, tutto il resto sarà ancora “blindato”. Ad esempio, è prevista la chiusura al pubblico della villa comunale; il divieto di stazionamento dalle ore 18 alle ore 22 nelle aree della Cattedrale, del “Campaglione”, del lavatoio, del Castello, del campo sortivo e della palestra di via Pedemontana, di piazza Merola (San Francesco), delle aree di via Antonio Mancino; la chiusura delle palestre e dei centri sportivi annessi a tutti gli istituti scolastici cittadini, nonché la chiusura della palestra comunale di via Pedemontana e del bocciodromo situato all’interno della villa comunale.
La speranza è che le stringenti misure unite all’accelerazione della campagna vaccinale possano ridurre ancora di più il rischio contagio e ‘liberare’ al più presto il territorio consentendo un graduale ritorno alla normalità.

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