Un decreto e una circolare non del tutto chiari, per usare un eufemismo. Davvero in pochi hanno compreso bene fino a che ora i bar possono stare aperti.
A Venafro però i Carabinieri hanno esaminato il decreto “riaperture” e la circolare del Viminale del 24 aprile ed hanno deciso di entrare in azione per comunicare alle attività interessate l’orario di “chiusura”. Così, poco prima delle ore 18 hanno effettuato dei passaggi per spiegare agli esercenti che da quell’ora scatta il divieto di asporto per le attività con codice Ateco prevalente 56.3 (ovvero “bar e altri esercizi simili senza cucina”).
Le forze dell’ordine hanno preso spunto dal passaggio che recita: “Restano confermate le altre disposizioni di cui al citato articolo 27 in quanto non in contrasto con la novella legislativa, e in particolare quella che fissa alle ore 18 il limite orario entro il quale è consentito l’asporto ai soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dal codice Ateco 56.3”.
Niente asporto dopo le 18, dunque, che combinato al divieto di servire al banco significa chiusura. Il risultato è una mezza beffa per chi sperava di avere più spazio con l’arrivo delle “riaperture” e della zona gialla.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.