Il futuro dello stabilimento Fiat Powertrain Technologies di Termoli è racchiuso in una variabile alquanto definita: se ci saranno nuovi prodotti con cui alimentare le linee delle carrozzerie cresceranno anche i volumi produttivi in contrada Rivolta del Re, altrimenti sarà molto dura mantenere gli attuali livelli occupazionali e puntare a un ulteriore rilancio del principale insediamento produttivo molisano. Lo sanno bene i quasi tremila addetti che affollano i tornelli per sei giorni su 7 e altrettanto i loro rappresentanti sindacali. E’ trascorso quasi un mese dal report che l’amministratore delegato Sergio Marchionne ha avuto con analisti e sindacalisti di livello nazionale, ma nonostante le rassicurazioni sul lancio dei modelli venturi e sulla decisione di non chiudere altri stabilimenti dopo quello di Termini Imerese, i rumor provenienti da Cassino e ripresi anche da Primo Piano per la componente pentra non fanno volgere il tempo al bello. Così, come già sta accadendo in questa settimana, anche per la fine di settembre è stato calendarizzato un nuovo ciclo di cassa integrazione ordinaria. Non si prevede un autunno particolarmente positivo per l’industria automobilistica, dunque, e non fa eccezione lo stesso stabilimento Fiat di Termoli che dovrà osservare l’ennesimo stop tra 4 settimane, come già avvenuto nelle chiusure mensili dall’inizio dell’anno, un ciclo di cassa integrazione per bloccare una produzione che altrimenti sarebbe in eccesso rispetto alla domanda proveniente dalle carrozzerie del gruppo. I dipendenti del presidio industriale di Rivolta del Re si dovranno fermare dal 24 al 29 settembre sia nell’unità motori 8 valvole che quella del sedici valvole. Ì Minore l’impatto sui cambi, che si fermeranno dal 24 al 26, per soli tre giorni. La motivazione fornita nel consueto incontro del mercoledì tra la dirigenza aziendale e le rappresentanze sindacali è quella della contrazione del mercato e la conseguente fermata degli stabilimenti che assemblano i componenti meccanici prodotti a Termoli. Ad annunciarlo è stato il segretario regionale della Fim-Cisl Riccardo Mascolo.

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