“L’Italia dei Valori non sta lavorando per sfasciare il centrosinistra, ma vuole costruire un’alleanza con il Pd e con tutte le forze politiche che vogliono mettere al primo posto la questione sociale. In Molise ci siamo riusciti”. E’ il nodo politico che Antonio Di Pietro ha voluto sciogliere subito aprendo l’incontro elettorale, a Isernia, per la presentazione dei candidati IdV, alle regionali del 24 e 25 febbraio prossimi, nella lista collegata al candidato alla presidenza Paolo Di Laura Frattura. “Che l’alleanza basata su accordi di programma può essere realizzata, l’IdV lo ha dimostrato in Molise, in Lombardia, in Friuli Venezia Giulia e per il comune di Roma – ha proseguito Di Pietro -. Non ci siamo riusciti a livello nazionale perché il Pd pensava che Monti non si candidasse, che Berlusconi fosse sconfitto e che, quindi, potesse vincere da solo senza l’IdV che é come una moglie con il mattarello”. Poi è entrato nello specifico sull’allargamento della coalizione di Frattura all’area moderata che alle regionali del 2011 appoggiava il candidato del Pdl, Michele Iorio. Si tratta dell’Udeur, che ha anche un candidato nel listino (Vincenzo Niro), e ‘Rialzati Molise’ una lista creata da Mario Pietracupa, presidente uscente del Consiglio Regionale eletto (2011) nelle fila dell’Adc. “Si sono pentiti – ha commentato Di Pietro -e hanno fatto ciò che andava fatto. Si sono dissociati da chi ha portato al fallimento il territorio molisano. Pietracupa, inoltre, non si è riproposto con il salto della quaglia. Ha compreso che non può più rimanere complice dello sfascio, ma non si può rappresentare l’alternativa perché con Iorio c’era pure lui. Pietracupa è una delle persone che erano state illuse da Iorio”. Più complesso il caso dell’Udeur con l’esponente storico, Vincenzo Niro, nel listino di Frattura. Un altro candidato alla presidenza della regione, Massimo Romano (Costruire Democrazia), ha sollevato la presunta incandidabilità di Niro per un vicenda giudiziaria risalente a molti anni fa. In merito Di Pietro ha detto: “Il caso Niro mi permette di entrare in una questione che ho affrontato molte volte da magistrato, da politico, da uomo delle istituzioni. Quei ragazzi che a 20 anni si sono trovati a sbagliare nella vita e hanno pagato il debito con la giustizia e non sono diventati recidivi, hanno fatto un’esperienza che gli è servita per ritornare a essere uomini delle istituzione e al servizio delle istituzioni. Riabilitazione – ha aggiunto – andate a leggere sul Vangelo che cosa significa. Significa dare la possibilità a chi si pente di ricostruire una vita e tornare a essere una persona degna. Chi in gioventù ha occasione di fare qualche errore tragga spunto da quest’esempio per poter rinascere”. Di Pietro poi ha ricordato che “Niro nel 2006 si era candidato nella stessa coalizione (centrosinistra) in cui c’era Massimo Romano che oggi lo accusa. Per cui è una strumentalizzazione puerile e bambinesca di chi pensa di poter vivere nella polemica, invece di pensare a ricostruire un territorio disastrato”.

Sulla situazione nazionale Di Pietro ha così commentato: “Restituisce l’Imu? E dove li prende i soldi? Più che proposta choc è una proposta sciocca. Lui dice che l’Imu di Monti è odiosa – ripete il leader Idv a Campobasso – e ha dato il via alla crisi, ma l’Imu è stata votata dal centrodestra e dal centrosinistra e non è stata votata dall’Idv. Quindi quando lui dice che è odiosa si guardi allo specchio e si odi da solo. La proposta di Berlusconi di restituire l’Imu agli italiani è come la proposta del ladro di restituire i soldi in banca. E’ lui che ha fatto furti agli italiani mettendo tasse e sprecando denari, utilizzando le istituzioni per gli affari propri – ha proseguito Di Pietro – Vuole pagare l’ennesima tangente questa volta agli italiani in cambio di un voto, si chiama voto di scambio. Ce ne fosse stato uno del Pdl che avesse firmato il referendum fatto da Idv su questo tema, anzi ci dissero che eravamo populisti e qualunquisti”. Così Di Pietro commenta l’annuncio di Berlusconi di voler abolire il finanziamento pubblico ai partiti. “Berlusconi gioca con le parole – afferma – Propone un nuovo contratto agli italiani. Io agli italiani dico: la prima volta posso capire, la seconda anche, ma la terza volta non è più possibile abboccare e quindi attenzione, perché rischiamo di fare o la figura dei fessi o quella dei complici. Quel che a me più preoccupa non é Berlusconi, ma il governo Monti- ha proseguito Di Pietro – Si presenta da buon prete spretato facendo credere di lavorare per il bene degli italiani. Monti sta attuando, invece, un modello massonico e piduista, anche se lui non lo è. Un modello per cui risponde al sistema finanziario nazionale e internazionale, al sistema dei poteri forti, a un sistema per cui si fanno quadrare i conti aumentando tasse, la disoccupazione e l’incertezza. Però – ha aggiunto – ci si fa belli agli occhi del mondo andando a comprare aerei da combattimento, sommergibili, giocando a fare la guerra al male. Stanno ancora cercando Bin Laden che è morto da tre anni. Ma bisogna farsi belli agli occhi del mondo. Come quello che una volta spostava i carri armati da una parte all’altra per far vedere che ne aveva tanti. Dobbiamo mettere al centro la questione sociale e per fare questo c’é bisogno di una Rivoluzione Civile”.

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