Il quinto assessore approda in Aula a Palazzo Moffa. Peraltro il provvedimento – un ddl di modifica dello Statuto a firma dei due presidenti, Frattura e Niro – arriva all’attenzione dei consiglieri con parere negativo. Il blitz in Prima commissione. La maggioranza ha chiesto e ottenuto l’inversione dell’ordine del giorno per discutere subito il disegno di legge che prevede, fra le altre cose, che il numero degli assessori regionali possa essere pari ad un quinto di quello dei consiglieri, arrotondato all’unità superiore. Dunque, cinque. A favore della proposta ha votato solo Cristiano Di Pietro (Idv), il presidente dell’organismo Francesco Totaro (Pd) e Nunzia Lattanzio (Udeur) si sono astenuti. “Abbiamo tirato il provvedimento fuori dalla commissione” commenta laconicamente Totaro. Che della sua contrarietà all’allargamento dell’esecutivo non ha mai fatto mistero. Gli esponenti del centrodestra Nicola Cavaliere (FI) e Micone (Grande Sud) hanno abbandonato i lavori. Cavaliere tuona: “Questi vivono fuori dal mondo. Faremo le barricate”.

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