Dalle 16.30 alle 18 di ieri, il consigliere regionale Michele Petraroia ha incontrato a Roma il ministro della Sanità Renato Balduzzi, chiedendo di intervenire tempestivamente sulle situazioni emergenziali regionali e appellandosi agli art, 2, 3 e 32 della Costituzione Italiana.

“Ho sollevato il tema del fallimento del Piano del Rientro dal Debito firmato il 27 marzo 2007 – ha spiegato Petraroia – ma anche il mancato rispetto del Piano Sanitario Regionale approvato con legge n.34/2008, l’inefficacia dei tavoli tecnici ministeriali (che in anni di controllo si sono limitati a verificare solo gi aspetti di contenimento della spesa), l’assenza di nuclei ispettivi sui costi sanitari regionali, la concentrazione esorbitante di poteri in capo al commissario ad acta e al direttore generale Asrem, l’esautoramento dei comuni, delle forze sociali e degli organi consiliari regionali sulla verifica delle scelte, sui risultati ottenuti e sulle criticità irrisolte”.

“Il Ministro Balduzzi ha ricordato le procedure di legge che regolano le regioni sottoposte ai Piani di Rientro – ha continuato il consigliere – puntualizzando che spetta al Parlamento introdurre modifiche al riguardo e non al Governo. Ha preso nota delle distorsioni realizzate con gli incentivi al pensionamento, l’assunzione di interinali, il blocco del turn over, lo svuotamento della sanità pubblica, il crescente peso della sanità privata che raramente svolge un’attività integrativa e di eccellenza, l’assenza della medicina territoriale e delle RSA, la problematicità orografica di un territorio complesso e l’esigenza di coinvolgere democraticamente le comunità locali nell’approntamento del nuovo Piano Sanitario Regionale, nei programmi operativi e nell’atto aziendale del direttore generale dell’Asrem”.

Petraroia ha sollecitato iniziative istituzionali “per superare illegalità, collusioni, abusi e emergenze”, sottolineando di aver anche implementato “la documentazione già trasmessa all’attenzione delle Commissioni Parlamentari sulla Sanità della Camera dei Deputati e del Senato, ivi comprese le specifiche Commissioni d’Inchiesta che sono state sollecitate ad attivare un’istruttoria urgente sui punti di criticità del sistema sanitario molisano che non garantisce i livelli essenziali d’assistenza e mette a repentaglio l’incolumità delle persone per inadeguatezze, omissioni, ritardi e sottostima del fabbisogno finanziario annuo”.

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