Corre veloce l’amministrazione comunale di Montaquila. Il bilancio dei primi 100 giorni arriva dunque in anticipo sulla tabella di marcia. Del resto, gli obiettivi prefissati per questo “traguardo” sono stati raggiunti praticamente già tutti. Così, il sindaco Marciano Ricci e la maggioranza al completo hanno tracciato un resoconto di tre mesi di lavoro.
Sulle ali dell’entusiasmo dell’inaugurazione del nuovo anno scolastico senza alcun intoppo e con i complimenti della dirigente scolastica nonché con la novità della riapertura dell’asilo di Roccaravindola, l’amministrazione municipale ha fatto il punto della situazione di questo primo scorcio di governo del paese.
«In questo inizio di legislatura abbiamo fatto tutto quanto possibile, insomma quanto avevamo promesso in campagna elettorale: sistemazione delle scuole, riorganizzazione del servizio di nettezza urbana, manutenzione del territorio, monitoraggio dell’acquedotto visto che spesso l’acqua mancava… Stiamo rispettando la tabella di marcia. Abbiamo la forza e la fortuna di avere una squadra sveglia, capace e con voglia di lavorare – ha affermato Marciano Ricci -. Stiamo cercando di mettere al passo anche gli uffici municipali. Ma in questo caso forse sono io che vado spedito abituato con le aziende private».
Uno dei problemi che il sindaco in particolare ha incontrato in questa esperienza è «la burocrazia: quintali e quintali di carte e documenti per ogni cosa».
Nei primi 100 giorni l’amministrazione comunale montaquilana guidata dal sindaco Ricci è riuscita ad affrontare e risolvere la spinosa vicenda del cimitero. Come spiegato nei dettagli dal vicesindaco Franco Di Mauro, l’annosa questione relativa sia al cimitero di Montaquila che a quello di Roccavindola è stata archiviata positivamente grazie all’”accordo” tra amministrazione e residenti. «I cittadini in passato avevano versato una quota per realizzare loculi e cappelle. Però, per vari motivi, queste opere non sono state realizzate. A quel punto le persone hanno chiesto indietro i soldi al Comune e hanno presentato decreti ingiuntivi. La situazione poteva diventare problematica per il bilancio comunale e così siamo intervenuti e in poco tempo abbiamo trovato la disponibilità di tutti o quasi tutti i residenti a ritirare i decreti ingiuintivi a fronte del nostro impegno a farci carico di costruire loculi e cappelle in breve tempo».
Dunque, come sottolineato da Di Mauro, «già abbiamo fatto l’appalto, entro fine anno dovremmo riuscire a fare lavori».
Insomma, i cittadini si sono fidati della nuova amministrazione e hanno scelto di attendere l’esecuzione delle opere rinunciando pertanto alla vertenza.
In occasione del bilancio dei primi 100 giorni, il sindaco Marciano Ricci ha pure rivelato qual è il suo sogno nel cassetto da capo dell’amministrazione municipale: «Vorrei che Montaquila diventasse una piccola Svizzera. Un paese ordinato, pulito, tranquillo». Quindi, come da mantra della campagna elettorale che lo ha portato ad essere il sindaco più votato nella storia di Montaquila, Ricci ha ribadito come «vorrei un paese unito, da Montaquila a Roccaravindola, a Masserie La Corte. Vorrei che la comunità dialogasse, si confrontasse».
Prima di spezzare una lancia a favore di tutta la squadra – «senza tutti loro non potrei fare nulla» -, il sindaco ha avvisato: «A me non interessa ciò che è accaduto prima del 10 giugno. Dobbiamo pensare al futuro e considerare tutti i cittadini sullo stesso piano».
Poi, Marciano Ricci ha confidato che con la sua squadra vorrebbe che a fine legislatura i montaquilani riconoscessero gli sforzi tesi «a far diventare Montaquila un gioiellino» e potessero dire «Marciano e i consiglieri hanno amministrato con passione…».

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