Milano, L’Aquila e Palermo: sono le tre città italiane dove nella notte scorsa sono giunti, con la mobilitazione della direzione sanitaria e dell’Unità operativa di Rianimazione dell’Istituto Neuremed di Pozzilli, gli organi di Fabio Passanese, giovane isernino morto prematuramente. L’operazione è durata in tutto cinque ore. I gruppi chirurgici sono arrivati nella sala operatoria del Neuromed per procedere all’espianto di fegato, polmoni, reni e cornee. Successivamente, grazie allo sforzo della Prefettura e della Questura che hanno organizzato gli spostamenti, gli stessi organi sono stati trasportati verso gli ospedali di destinazione per essere subito trapiantati sui pazienti in attesa.

“È stata veramente una grande esperienza umana – è il commento di Edoardo Romoli, direttore sanitario dell’Istituto di Pozzilli, e del dottor Fulvio Aloj, responsabile dell’U.O. di Rianimazione -. Ci siamo trovati di fronte a una famiglia bellissima e molto unita. Erano già convinti della donazione, erano già pronti. Noi del Neuromed, assieme ai chirurghi delle varie equipe, ci siamo impegnati con tutte le energie in uno sforzo collettivo che andasse incontro all’umanità e alla solidarietà dei familiari. I veri protagonisti sono loro, questo dobbiamo sottolinearlo con forza”.

Un dolore immenso e inaspettato quello che ha colpito la famiglia di Fabio e del collega Antonio Passanese. Un dolore a cui Marciano, Sabrina e Mirella Ricci, il direttore di Teleregione Pierluigi Boragine, quelli di Primo Piano Molise Alessandra Longano e Luca Colella, tutti i redattori, i tecnici e gli impiegati del gruppo editoriale si uniscono con profonda commozione.

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