Banchi di frutta che invadono il marciapiede, auto che sostano al margine della rotatoria e aria rarefatta dagli odori che provengono dal negozio. Questa la situazione ritenuta ormai insostenibile dai residenti di corso Risorgimento, in particolare dalle persone che abitano nei pressi del quartiere San Leucio. In quella zona, da cinque anni ormai, è attivo un ortofrutta che, a dire dei residenti, viola qualsiasi tipo di norma afferente all’ambito igienico-sanitario. Una loro delegazione a più riprese ha fatto appello al Comune e alle autorità competenti, per ottenere il ripristino di una situazione ‘vivibile’, eppure finora nulla è stato fatto.
Nel corso del tempo l’esercizio commerciale in questione ha visto comminarsi diverse multe, proprio per le irregolarità riscontrate ma, nonostante ciò, il modus operandi non è cambiato.
All’epoca dell’amministrazione guidata dal sindaco Luigi Brasiello venne erogato un regolamento specifico per evitare che gli esercenti sistemassero le cassette di frutta sia sul suolo pubblico destinato al passaggio dei pedoni, sia sulla parte privata di proprietà del condominio sovrastante. «Norme che vengono sistematicamente bypassate», lamenta un gruppo di isernini che spesso si trova a transitare in quell’area.
Anche i carabinieri del Nas hanno predisposto nei mesi scorsi delle ispezioni, finalizzate a verificare il rispetto dei criteri stabiliti dalle leggi in materia.
Interventi che non sono serviti ad alleviare i disagi dei residenti, ogni giorno alle prese col frastuono che inizia a sentirsi dalle prime luci dell’alba, a causa del carico e dello scarico delle merci, e con un’aria che piano piano si fa maleodorante.
Le persone che abitano nei palazzi del circondario si sono rivolte alle forze dell’ordine e all’amministrazione cittadina, chiedendo solamente che si prevedano più controlli atti a chiarire se lo stato di cose vigente sia idoneo per chi risiede lì o anche soltanto per i tanti automobilisti che transitano ogni giorno e che, spesso, si trovano a dover fare la ‘gimkana’ con le auto parcheggiate all’interno della rotatoria di corso Risorgimento.
«Non abbiamo nulla contro i titolari del negozio – hanno chiarito a Primo Piano Molise -. Vogliamo solo poter riposare la domenica mattina o non doverci svegliare, durante la settimana, alle 5. L’estate scorsa, nonostante il caldo, non potevamo aprire balconi e finestre a causa del cattivo odore che proveniva dal piano terra. Negli orari della pausa pranzo, destinati in genere al riposo pomeridiano, non riusciamo nemmeno a goderci una po’ di relax. Insomma la situazione non è più sopportabile e per questo chiediamo l’intervento delle autorità preposte, o quantomeno che una pattuglia della Polizia Municipale passi di qui ogni tanto per verificare la situazione».
VC

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