Da sempre considerata roccaforte del centrodestra, in questa tornata elettorale Isernia è stata, di fatto, espugnata dai Cinque Stelle. La rivoluzione grillina ha travolto il capoluogo pentro consentendo al movimento di ottenere il 34.22% e ben 3.480 voti. Numeri che hanno permesso al M5S di attestarsi come primo partito.
Ma non solo. Oreste Scurti, con 918 preferenze, risulta essere il candidato più votato in città. Un primato che perà non gli ha garantito un posto a Palazzo D’Aimmo. Discorso analogo per i suoi ‘compagni di viaggio’ Maria Luisa Angelone (798 voti) e Vittorio Monaco (736), che si sono piazzati rispettivamente al secondo e al terzo posto della speciale classifica tutta isernina venuta fuori dalle urne.
Il secondo partito più votato è stato invece Forza Italia, con 1.100 voti (10.82%), seguito dalla Lega che ha incassato 1.096 preferenze (10.78%) e dalla lista ‘Iorio per il Molise’ con 1094 voti (10.76). Il Partito democratico figura invece al quinto posto, fermandosi ad appena 830 voti. Infine, fanalino di coda Casapound con appena 44 voti (0.43%).
Altra novità è che, questa volta, il capoluogo pentro è riscito a eleggere ben tre rappresentanti in Consiglio regionale. Accanto al riconfermato Michele Iorio (che, nella sua città ha ottenuto 679 voti) siederanno tra i banchi di Palazzo D’Aimmo Filomena Calenda con la Lega (556 preferenze) e Roberto Di Baggio (Forza Italia) che ha totalizzato 524 voti.
Gli altri candidati che hanno ottenuto maggiori consensi sono poi per Orgoglio Molise, Vincenzo Cotugno con 342 voti e, per i Popolari , il sindaco di Vastogirardi Andrea Di Lucente con 211. E ancora.
Nella lista Fratelli d’Italia Isernia il più votato è stato Giovancarmine Mancini (168 consensi), nell’Udc Mimmo Izzi (155 suffragi).
Nel centrosinistra, infine, il Pd vede Sergio Sardelli in testa con 356 preferenze, seguito da Wanda Mazza con 250. In Liberi e Uguali, invece, 101 voti per Gigetta Altopiedi.
Sicuramente positivo il risultato ottenuto in termini di rappresentanza dal capoluogo pentro nella nuova assise regionale che, a differenza di quanto si temeva alla vigilia del voto, non è stato penalizzato dall’introduzione del collegio unico.
Un aspetto importante anche per il sindaco della città Giacomo d’Apollonio. «La città e tutta la provincia, che costituisce un terzo della popolazione molisana – è stato il suo commento -, avrà una rappresentanza adeguata.
Il collegio unico ha dunque premiato il territorio dal punto di vista numerico. Si potrà lavorare meglio, visto che gli eletti conoscono le problematiche con cui facciamo i conti quotidianamente».

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