Vecchie ruggini, dissapori, semplice antipatia o, forse, una ragione ben precisa ma, al momento, sconosciuta. Indagano in Carabinieri della Stazione di Isernia per capire le motivazioni che hanno spinto un 80enne a minacciare di morte il suo vicino puntandogli contro una pistola. L’arma era a salve, ma naturalmente la vittima non poteva saperlo e si è spaventata. Terrorizzato e temendo seriamente per la propria incolumità, l’uomo ha chiesto aiuto ai militari, che si sono precipitati sul posto e, al termine degli accertamenti del caso, hanno denunciato il pensionato.
L’episodio è accaduto in un centro dell’Isernino. Stando a quanto ricostruito fino a questo momento i due si conoscono perché posseggono dei terreni sono confinanti. Ma i rapporti tra loro pare non siano proprio idilliaci, già da diverso tempo. Fatto sta che l’altro giorno si sono incontrati e hanno cominciato a discutere. All’inizio sembrava un semplice diverbio e, con ogni probabilità, non era neppure il primo.
All’improvviso però la situazione è degenerata. Sono cominciate a volare parole pesanti e, al culmine della lite, l’80enne ha estratto la pistola e l’ha puntata contro il suo vicino minacciandolo di morte. Temendo per la sua incolumità, la vittima ha chiesto l’intervento dei militari. Arrivati in paese i carabinieri hanno così cercato di ricostruire nei dettagli l’episodio per chiarire i contorni della vicenda. Dall’indagine è emerso quindi che l’anziano signore, a seguito di una discussione avuta con il proprio vicino per ragioni che sono ancora al vaglio dei Carabinieri, ha pensato di farsi giustizia da solo minacciando di morte la sua vittima. Un gesto che naturalmente è costato caro al pensionato. Terminate le formalità del caso da parte dei militari è stato infatti denunciato alla magistratura competente e ora davanti ai giudici dovrà difendersi dall’accusa minaccia aggravata. Non soltanto. I carabinieri hanno infatti eseguito una perquisizione, grazie alla quale sono riusciti a rinvenire la pistola utilizzata dall’anziano per intimorire la sua vittima. L’arma, come previsto in questi casi, è stata posta sotto sequestro.

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