Il personale della Mobile di Campobasso ha arrestato ieri un cittadino marocchino di anni 33 dimorante in città, associandolo presso il carcere, dove dovrà scontare la pena di quattro anni, undici mesi e 27 giorni  di reclusione, in virtù di condanna per cumulo di pena.

L’extracomunitario si era reso responsabile di una sequela di reati, tra cui, minacce, lesioni personali gravi, resistenza a Pubblico Ufficiale e spaccio di sostanze stupefacenti.
All’atto della sentenza che disponeva il cumulo delle pene, il giudice, in alternativa al carcere, aveva applicato nei suoi confronti la misura molto meno afflittiva dell’affidamento ai servizi sociali, che prevedeva anche obblighi stringenti.

Una sera, però, E. H. anziché attenersi all’obbligo di rimanere in casa fino al mattino, si era recato nel centro cittadino: qui la Polizia di Stato lo aveva sorpreso completamente ubriaco, tanto che aveva invocato la possibilità di tornare in carcere in quanto la vita nell’ambito del proprio nucleo familiare gli era divenuta insopportabile.

La Squadra Mobile, inoltre, ha denunciato a piede libero un 21enne domiciliato in città perché resosi responsabile di furto aggravato.
Quattro anni fa, ancora minorenne, dopo aver rotto il vetro di una porta di sicurezza, si era introdotto all’interno della Piscina Comunale, impossessandosi della somma di € 3.000 contenuta in un cassetta di sicurezza. Inoltre aveva danneggiato tre distributori di merendine da cui aveva sottratto altri 70 euro.

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