Stanco, stanchissimo. Sono le 14 (di ieri) e, riferisce al telefono, di non aver chiuso occhio da domenica mattina.
Provato ma molto soddisfatto. Vincenzo Cotugno è il primo eletto della coalizione di centrodestra. Bene la lista Orgoglio Molise che prende più voti della Lega e si piazza appena dopo Forza Italia.
«Un grande risultato – spiega il presidente del Consiglio uscente – da cui scaturisce un’altrettanta grande soddisfazione. Un gioco di squadra che ha premiato uno sforzo che arriva da lontano, uno sforzo fatto di impegno quotidiano. Tassello dopo tassello».
Determinante, dunque, il gioco di squadra, lo sottolinea l’ingegnere di Venafro che, seppur idealmente, abbraccia «tutti i candidati di Orgoglio Molise. Dico grazie a tutta la squadra, che ha lavorato per la squadra e non per il singolo».
Il Molise da un po’ di anni è fucina di liste civiche, formazioni che nascono dal basso, «senza il supporto – ancora il presidente Cotugno – di un brand nazionale. Ciononostante, evidentemente siamo stati bravi a veicolare un progetto sull’identità della regione, un progetto che vogliamo portare avanti e ribadire con forza».
Cotugno, sapientemente, glissa le domande sui probabili incarichi di governo. «Sarei bugiardo se affermassi di aver analizzato il voto, lo farò con calma nei prossimi giorni. È evidente, tuttavia, il messaggio chiaro degli elettori. Adesso bisogna lavorare perché le attese sono tante, la gente ha creduto in noi e non possiamo deludere le aspettative. Dobbiamo concretizzare in tempi brevi quanto sostenuto in campagna elettorale. Bisogna mettere in pratica il programma, far riprendere l’economia, dare la possibilità alle imprese di creare posti di lavoro. Assicurare un futuro ai nostri giovani».
I primi della classe – il ruolo a Cotugno glielo hanno attribuito gli elettori – devono fare i conti con la responsabilità che è proporzionale al consenso ottenuto. «Risultare primo eletto della coalizione, aver contribuito in maniera determinante all’affermazione del centrodestra, riempie di orgoglio, ma è anche una grande responsabilità. Il punto di partenza può e deve essere la capitalizzazione della pubblicità che il Molise ha avuto in tutto il Paese nel corso della campagna elettorale. Lasciamo accesi i riflettori sulla regione, facciamolo con capacità e grande intelligenza».

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