Si era insediato da pochi giorni, quando dopo un drammatico viaggio della speranza finito a San Giovanni Rotondo morì un 40enne di Larino. Un ictus che nonostante il protocollo fra Asrem e Neuromed non era stato trattato a Pozzilli: sulle responsabilità faranno chiarezza le istituzioni competenti, ai molisani e soprattutto a chi vive in provincia di Campobasso è rimasta una grande preoccupazione.
«I nostri cittadini non percepiscono la sicurezza in tema di ictus». È il motivo principale per cui, in attesa della nomina del nuovo commissario della sanità che tarda ad arrivare, il governatore Toma e la sua giunta hanno deciso di utilizzare i fondi del Patto per il Molise per un intervento sulle infrastrutture sanitarie che porterà alla realizzazione di una Stroke unit al Cardarelli. Un Pronto soccorso per l’ictus e l’apertura, chiarisce una nota di Palazzo Vitale, del reparto di Neurologia a Campobasso.
La delibera approvata l’11 ottobre prevede l’acquisto di macchinari e lavori per rendere idonei gli ambienti dell’edificio destinati alla Stroke. I pazienti con ictus in corso saranno trasportati al Cardarelli e stabilizzati, da lì poi destinati alle strutture per il trattamento chirurgico della patologia in base alla complessità. E il protocollo col Neuromed? «Rimane», risponde il governatore. «Noi realizziamo un Pronto soccorso dedicato per l’ictus».
L’operazione è possibile perché Toma ‘aggira’ l’ostacolo della mancata nomina a commissario (comunque dell’assenza di un commissario) definendo un’azione di programmazione che rientra nelle sue competenze e utilizzando risorse che non sono della sanità. «La realizziamo con fondi regionali e ‘fuori’ dal piano di rientro», conferma. La strutturazione medica del reparto è un tema più spinoso, è materia sanitaria quella. Maggiori dettagli si conosceranno nella conferenza di stamane.
«La Stroke unit è una risposta sicura alle paure dei molisani in tema di ictus. Se il governo non decide sul commissario, il Molise non può più aspettare. Perciò con l’Asrem abbiamo studiato cosa fare. Pensate che c’è un programma di investimenti per la sanità pubblica già concordato ma io non posso firmarlo. Adesso partiamo con questa iniziativa. Se sarò nominato commissario, andremo a tutta velocità. Ma se anche non sarò io, saprò come muovermi – conclude Toma – da presidente di questa Regione per garantire salute e assistenza sanitaria ai cittadini».
r.i.

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