Avevano escogitato un meccanismo truffaldino capace di gabbare davvero tanta gente e mediante queste condotte illecite, arricchirsi. Ma la giustizia fa il suo corso e così i proventi delle malefatte di un gruppo di 14 persone sono finite sotto “ganasce”, per così dire. Noleggi auto fantasma: truffati molisani, abruzzesi, pugliesi e marchigiani. Sequestri anche a Montenero di Bisaccia. Nella mattinata di ieri, i Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Vasto, sotto il coordinamento della Procura distrettuale della Repubblica dell’Aquila, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo disposto dal Gip del Tribunale dell’Aquila, nell’ambito di un procedimento penale a carico di 14 persone, tutte residenti nella provincia di Chieti, indagati per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, segnatamente frodi informatiche, detenzione abusiva di codici di accesso e altro. Nello specifico gli indagati, nel simulare e millantare un inesistente rapporto di partnership con l’Ald Automotive, società di vendita e noleggio di autovetture a lungo termine, considerata una delle più importanti al mondo, si procuravano ingiusti profitti inducendo in errore i loro clienti, di ogni strato sociale, i quali, in buona fede, stipulavano contratti per il noleggio di autovetture, risultati in seguito falsi, versando come anticipo consistenti somme di danaro. senza nulla ricevere in cambio. Per rendere credibile l’operazione, gli indagati si servivano di: documentazione apparentemente conforme a quella originale, riportante il logo e l’intestazione della società che acquisivano accedendo in modo ingannevole al portale informatico della stessa azienda; un Provider svizzero per la clonazione di indirizzi di posta elettronica al fine di far apparire le cassette di posta elettronica con dominio autentico e riconducibile all’azienda di autonoleggio; un account di posta elettronica “protonmail” che, per impostazione predefinita, non conserva file log IP; un servizio di centralino virtuale con fornitura di numeri fissi e deviazione di chiamata, con voci guida registrate per lo scopo; conti correnti e carte di pagamento riferibili ad istituti di credito tedeschi e lussemburghesi così da ostacolare e rallentare, in caso di denuncia, gli accertamenti relativi ai flussi economici; creazione e clonazione di un falso portale con false credenziali di accesso che ingeneravano nella malcapitata clientela la piena convinzione di trattare l’operazione commerciale con l’Azienda. L’attività investigativa trae origine, nel marzo del 2020, dalla denuncia di un imprenditore vastese che, a causa di rallentamenti commerciali della propria principale attività legati alla pandemia in atto, ha inteso investire nel settore del noleggio long term. Resosi conto della condotta fraudolenta dopo vari tentativi di rientrare in possesso delle somme elargite, ha inteso sporgere denuncia producendo documentazione utilissima all’avvio dell’indagine. Le investigazioni, durate fino al mese di febbraio 2021, si sono sviluppate, sotto la direzione di Roberta D’Avolio e del Procuratore capo Michele Renzo, della Procura distrettuale dell’Aquila, mediante attività d’intercettazione tradizionale e telematica che, oltre a riscontrare puntualmente le dichiarazioni accusatorie, hanno consentito di documentare alcuni episodi di cessione di sostanze stupefacenti; analisi dei flussi economici e dei tabulati di traffico telefonico; servizi di osservazione, controllo e pedinamento: relazioni internazionali con le polizie e le autorità giudiziarie tedesche e lussemburghesi, mediante l’emissione di Ordini di Indagine Europei; collaborazione dell’UIF (Ufficio d’Informazione Finanziaria). Le indagini svolte hanno fatto emergere l’esistenza di un sodalizio criminoso gerarchicamente strutturato con ruoli e compiti ben definiti. Un sofisticato sistema criminale ideato, programmato e promosso da P.D., 34enne residente a San Salvo, già noto per pregiudizi di Polizia. Le somme di danaro ricevute dai numerosi clienti a titolo di acconto, di importi diversi in ragione della tipologia del veicolo selezionato, venivano versate tramite bonifico bancario su conti correnti accesi presso la Deutsche I landelsbank di Monaco di Baviera per essere poi riciclate e/o comunque reimpiegate in attività economiche in Italia. Alla corresponsione delle somme di danaro non seguiva la consegna delle autovetture promesse in noleggio. Gli accertamenti investigativi hanno consentito di accertare 58 persone rimaste vittima, in diverse regioni d’Italia per un introito illecito complessivo superiore a 500.000 euro oltre che statuire il danno cagionato all’Ald Automotive che ha fornito, nelle varie fasi investigative, prezioso supporto alle indagini. Il sequestro preventivo decretato dal giudice per le indagini preliminari, Baldovino de Sensi, è stato disposto per equivalente delle somme depositate sui conti correnti, beni mobili ed immobili per concorrere all’intero ingiusto profitto conseguito. In fase esecutiva sono stati sequestrati 20 rapporti bancari e postali, tra cui conti correnti; libretti al risparmio, polizze vita ecc. Due appartamenti ubicati in San Salvo e Montenero di Bisaccia; 10 autovetture; un’officina meccanica sita in Montenero di Bisaccia. I reati contestati sono: Associazione a delinquere finalizzata alle truffe e frodi telematiche; accesso abusivo a sistemi informatici; sostituzione di persona; riciclaggio e autoriciclaggio; spaccio di sostanze stupefacenti; incendio di autovettura avvenuto il 18.09.2020 a Roccaspinalveti.

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