Era una serata di fine agosto di quattro anni fa quando una gazzella dei Carabinieri sorprese a Bojano un uomo maturo in atteggiamenti intimi con due ragazzini, all’epoca poco più che tredicenni. Alla vista dei militari l’uomo, che oggi ha 61 anni, si diede alla fuga. Nei mesi successivi, raccolti indizi ed elementi utili a ricostruire l’accaduto, gli inquirenti lo rintracciarono deferendolo all’Autorità giudiziaria con l’accusa di “atti sessuali con minori”. Venerdì scorso i Carabinieri di Torella del Sannio hanno eseguito nei suoi confronti un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Campobasso e condotto il pensionato nel carcere del capoluogo dove dovrà espiare una pena residua di 3 anni, 5 mesi e 10 giorni. Il provvedimento trae origine dalla normativa secondo la quale la sospensione dell’esecuzione della pena non può essere disposta nei confronti degli autori di delitti tra i quali ricorre anche quello contestato al 61enne tra l’altro interdetto, in maniera perpetua, dall’esercizio di tutela e curatela e per 5 anni dai pubblici uffici.
Di fronte a questi fatti, il comandante della Compagnia Carabinieri di Bojano sottolinea – ancora una volta – quanto sia importante denunciare e soprattutto segnalare, per vincere quel muro di omertà che spesso ci separa dal vicino della porta accanto piuttosto che dal collega di lavoro o dal compagno di classe. Alimentare quella cultura della legalità che porta a rivolgersi alle Forze dell’ordine e consentire agli operatori di polizia di fare luce su episodi delittuosi che diversamente rimarrebbero in un sommerso che genera ineludibilmente danni collaterali a volte irreparabili.

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