Il contagio in città non si è ferma neanche durante il weekend, quando la storia recente ci ha insegnato che i nuovi casi diminuiscono vertiginosamente a causa dell’importante riduzione dei tamponi processati. Cinque infatti i nuovi casi di contagio registrati tra sabato e domenica, per un totale di 94 attualmente positivi al Covid (considerando l’unico guarito certificato ieri) solo nel capoluogo pentro, dove i residenti sono appena 8mila. Nelle ultime 24 ore però è stato disposto anche il ricovero in malattie infettive di un bojanese. Il cluster si è allargato a macchia di leopardo anche nei centri limitrofi. A Spinete si è arrivati a quota 13 positivi; 5 quelli di Campochiaro; un positivo rispettivamente a Colle d’Anchise e San Polo Matese. Nonostante questi numeri, non è arrivata la proroga delle restrizioni relative al territorio comunale che hanno accompagnato i bojanesi per circa due mesi e che vietavano la sosta in quasi tutte le aree pubbliche del paese per passeggiate e bevute tra amici. Molti i cittadini che infatti si aspettavano la proroga – anche se purtroppo più volte quelle restrizioni sono state violate – soprattutto alla luce degli ultimi preoccupanti dati epidemiologici che vedono Bojano al centro del dibattito. Le restrizioni invece non sono arrivate e anche a Bojano la giornata di ieri è stata quella dell’attesissimo – immeritato – allentamento. Restano chiusi al pubblico per ora gli uffici comunali – come da recente disposizione del sindaco Ruscetta – mentre riaprono tutte quelle attività che dispongono di spazi all’aperto. Le scuole invece, che per giorni sono tornate a destare polemiche tra i genitori più preoccupati e quelli più fiduciosi, resteranno aperte e garantiranno il 100% delle presenze per asili, elementari e medie, e almeno fino al 70% per le superiori. Bisognerà ora attendere qualche giorno per capire se la curva del contagio tornerà finalmente a scendere, oppure se questo ritorno in zona gialla aggraverà ulteriormente la situazione. È chiaro: in una circostanza come questa a fare la differenza dovrebbero essere quei tanto discussi atteggiamenti responsabili e di buonsenso. A prescindere dall’allentamento delle restrizioni infatti, se i cittadini avessero rispettato le norme di distanziamento, il divieto di assembramenti, se avessero indossato sempre la mascherina e se – come invece è accaduto – non avessero violato la quarantena fiduciaria in attesa di esito di tampone, i rischi di peggioramento sarebbero stati prossimi allo zero. Ma a Bojano purtroppo negli ultimi mesi si è assistito ad una vera e propria gara a chi violava di più le regole. Tutto nonostante gli accorati appelli dell’amministrazione comunale e nonostante i Carabinieri abbiano elevato più di qualche sanzione, soprattutto nella zona di parco Collodi. Una vera e propria eversione delle regole – quella che ha sancito il ripiombare del capoluogo matesino nelle paure e nell’incertezza – che, purtroppo, non va a beneficio di nessuno. Anzi, negligenze che causano soltanto sofferenza, soprattutto in chi oggi si ritrova a sperare per le sorti dei propri cari, alcuni dei quali letteralmente appesi ad un filo nella lotta tremenda per la vita a cui il Covid talvolta può costringere.

Un Commento

  1. Antonietta Luongo scrive:

    La situazione è preoccupante, vi invito a riattivare la DAD. La salute dei bambini e ragazzi va salvaguardata. Responsabilizzare tutti, difronte a questa pandemia aggressiva. Saluti Antonietta.

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