La colata selvaggia di asfalto e la realizzazione di parcheggi per disabili in pendenza erano già stati considerati uno scempio per l’associazione “Salviamo il quartiere Vazzieri”. Ora a metterci il carico da 90 su una questione già precaria altri aspetti relativi agli stalli: non solo lo spazio riservato alle auto è insufficiente ma accanto ai parcheggi dedicati ai disabili ce ne sono altri riservati allo scarico merci che limitano lo spazio di manovra delle persone con disabilità.
I residenti di viale Manzoni, dunque, sono sul piede di guerra e, stanchi delle continue «aberrazioni edilizie e mostri ambientali», annunciano di voler adottare provvedimenti legali per porre un fine a questa situazione.
«Hanno sfregiato un quartiere – esordisce l’associazione in una nota che aggiunge – in materia di edilizia e urbanistica abbiamo assistito a ogni tipo di violazione. Adesso siamo stanchi e il prossimo passo sarà una denuncia alla procura della Repubblica. Perché ciò che sta accadendo in viale Manzoni crediamo che sia un “unicum” in tutta Italia, certificato dal Comune di Campobasso. Come “Associazione salviamo il quartiere Vazzieri” – spiegano i residenti – a breve ci recheremo dalle forze dell’ordine per denunciare quanto accaduto nelle scorse ore (stessa sorte toccherà a geometri, ingegneri e tecnici che si sono recati sul posto e hanno “certificato” che si potessero svolgere tali obbrobri).
Già in passato avevamo segnalato una situazione anomala venutasi a creare in viale Manzoni, nei pressi di uno stabile abitato per lo più da giovani famiglie e dunque popolato da tanti bambini.
In viale Manzoni, però, il Comune, su terreno comunale destinato esclusivamente e ribadiamo esclusivamente, al verde pubblico, ha deciso che era meglio una bella colata di asfalto. E così, lì dove dalle normative vigenti era previsto verde pubblico, giù tonnellate e tonnellate di catrame. Complimenti vivissimi! Non contenti, dall’amministrazione comunale (perché crediamo che la nostra strada rientri ancora nel comune di Campobasso e dunque sia ancora sotto la sua giurisdizione!) hanno poi autorizzato, udite udite, in discesa, dei posti per disabili (la vicenda vi è stata già segnalata nei mesi scorsi). Uno sfregio per le persone diversamente abili».
Nei giorni scorsi la ciliegina sulla torta: i posti per disabili sono sempre lì posizionati in discesa, “rivisitati” da alcuni operai e completamente inutilizzabili anche da persone normodotate, non solo perché sempre in una ripidissima discesa ma anche perché posizionati senza il minimo rispetto delle più elementari norme che disciplinano gli stalli (mancano gli spazi necessari e negli stalli non ci sarebbe spazio per una Smart, come si evince dalle foto), ma il Comune fa finta di non vedere.
Ma la vera opera d’arte partorita dall’amministrazione – spiega ancora l’associazione – è lo scarico merci di un’attività commerciale (come pure si evince dalle foto) a pochi centimetri dallo stallo per disabili! Ricapitolando, gli autoarticolati dovrebbero scaricare merci (in una discesa ripidissima ma su questa decisione a dir poco ridicola per ora preferiamo sorvolare) a pochissimi centimetri dai posti riservati ai disabili.
Sul posto, a certificare quanto descritto, anche un dirigente del Comune di Campobasso, il dottor Vincenzo De Marco (tra l’altro ignoriamo se lo stesso abbia il potere o meno per farlo, fatto sta che, come si evince dalla foto, era lì, presente).
Non sappiamo cosa stia accadendo e quale sia il corto circuito. E non sappiamo cosa si stia cercando di coprire. Sappiamo con certezza, però, che per la terza volta in pochi mesi “si gioca” con i disabili, disegnando e cancellando strisce, non sappiamo per coprire quale negligenza amministrativa.
Vorremmo però avere la certezza di vivere in un posto civile, dove vengono applicate le più elementari norme».
Da qui la proposta dell’associazione: «Poiché questo da noi non accade, chiederemo a breve l’annessione al Comune di Ferrazzano. Il “confine” con Ferrazzano è a pochi metri da noi: chiederemo di rientrare in un Comune che sicuramente tutela molto di più il cittadino rispetto all’amministrazione del capoluogo di Regione che non tutele affatto centinaia e centinaia di cittadini». Poi l’invito provocatorio al primo cittadino: «Sindaco Gravina perché non viene anche qui, in viale Manzoni con una carrozzina e prova a spostarsi? Stessa domanda la rivolgiamo all’assessore alla mobilità Cretella il quale proprio due giorni fa ha detto che solleciterà una assunzione di responsabilità parlando di animali. Con gran rispetto degli animali, spesso compagni inseparabili dei disabili, vediamo se solleciterà una assunzione di responsabilità anche nel parlare dei disabili».

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