Per fortuna in quel momento sul pianerottolo non stava passando nessuno. Tragedia sfiorata ieri mattina in contrada Fontanavecchia: al terzo piano di una palazzina Iacp il forte vento ha scardinato un finestrone che è crollato all’interno dell’immobile.
La finestra, e la struttura in ferro e vetro, ha sfiorato la porta di un appartamento danneggiando anche la pavimentazione. Ma non è la prima volta che nella palazzina 1/A accadono episodi di questo genere: già qualche anno fa il tetto del condominio era stato scoperchiato dal vento.
Grande preoccupazione si è registrata tra gli inquilini per le condizioni precarie dell’edificio, fortunatamente, al momento dell’incidente nessun inquilino si trovava sul pianerottolo: l’impatto avrebbe messo a serio rischio l’incolumità di chiunque si fosse trovato a passare. Le famiglie hanno contattato l’Istituto Case Popolari che «dopo varie insistenze – sottolineano – ha provveduto ad inviare un operaio, che, vista l’ora, ha tamponato sommariamente e in maniera provvisoria il danno». I residenti sono però insoddisfatti per la soluzione precaria: «chiediamo un intervento più efficace atto a controllare le condizioni strutturali dell’intero immobile interessato da varie criticità».
A tal proposito l’assessore ragionale al ramo, Roberto Di Baggio, ha assicurato che «dopo la soluzione tampone di oggi (ieri, ndr) nei prossimi giorni proseguiranno i controlli sugli infissi di tutte le palazzine di competenza Iacp, e anche sulle altre criticità che presentano i condomìni».
Si tratta infatti di immobili che, seppur non troppo datati, hanno registrato quasi fin da subito problemi di infiltrazioni d’acqua. Non è la prima volta che un immobile Iacp – e i ritardi negli interventi – finisce al centro della cronaca locale: emblematico il caso dell’ascensore della palazzina di Ripalimosani rimasto bloccato per 5 mesi, costringendo un inquilino disabile a rimanere letteralmente bloccato in casa.
md

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