I primi 70 allievi agenti della Scuola di Piacenza sono arrivati a Campobasso lunedì sera. Sottoposti a screening medici sia alla partenza che all’arrivo nel capoluogo molisano dai medici della Polizia, sono stati sistemati all’interno della scuola Rivera di via Tiberio. Il trasferimento disposto dal ministero dell’Interno ha creato una certa preoccupazione: a Piacenza, infatti, sono stati registrati molti casi di Coronavirus e la psicosi da contagio ha preso il sopravvento anche a Campobasso. Ieri sera è arrivato il secondo scaglione ed entro oggi tutti i 192 allievi agenti arriveranno in città. Proseguiranno il corso nella nostra scuola e nella stessa struttura ci sono anche gli uffici della questura, la sezione della Polizia Stradale e la mensa di servizio collettiva nella quale accedono anche appartenenti alla Guardia di Finanza e all’Agenzia Territoriale delle Entrate. Insomma una situazione di promiscuità che ha allarmato soprattutto i sindacati di Polizia che, in un comunicato congiunto, hanno chiesto garanzie e tutele per il personale e un incontro urgente con i vertici della questura e il prefetto.
Nel frattempo però l’Asrem sta monitorando la situazione ora per ora. «Gli allievi agenti che sono arrivati a Campobasso sono stati sottoposti ai controlli tutti– spiega il commissario Virginia Scafarto – e sono tutti in ottima salute. Restiamo comunque in constante contatto con il medico della struttura in previsione degli altri arrivi e qualora quelli già sistemati nella scuola dovessero presentare sintomi nelle prossime ore.
Abbiamo chiesto una sorveglianza attiva per gli allievi chiedendo che restino il più possibile all’interno della struttura».
Dunque, non si tratta di una vera e propria quarantena – che comunque scatterà nel caso in cui uno dei ragazzi dovesse presentare sintomi sospetti – ma comunque di una misura che tende ad evitare contatti con l’esterno ed eventuali contagi.

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